«Da giorni ed invano siamo in attesa dell’incontro richiesto al Direttore Generale con nota del 21 settembre e per questo siamo pronti alla mobilitazione con i lavoratori ASL BT, per spiegare alla cittadinanza ed ai lavoratori tutti, precari compresi, le motivazioni di tale protesta che ci vede preoccupati, per le ricadute negative sulla qualità del Servizio Sanitario erogato ai cittadini di questo territorio». Proprio dalle pagine di News24.City, abbiamo sollevato già all’inizio del mese di settembre, una situazione che stava rapidamente degenerando in termini di personale nelle strutture ospedaliere della BAT.

Sulla scorta di una sempre più complessa situazione in termini numerici e di difficoltà nelle turnazioni stesse, si mobilitano ufficialmente anche le organizzazioni sindacali territoriali e la Rappresentanza Sindacale Unitaria dell’Azienda Sanitaria Locale BT di Andria, a firma congiunta del Presidente della RSU, dei segretari territoriali FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, Nursing Up, FIALS e FSI. Da giorni le organizzazioni sindacali chiedono un incontro urgente al Direttore Generale dell’ASL BT Dott. Narracci, circa la problematica relativa al reclutamento del personale sanitario “occorrente” a copertura della carenza degli organici. Soprattutto Infermieri, OSS, Ausiliari per garantire la copertura dei turni di servizio e di tutti i posti di lavoro, a garanzia della continuità assistenziale e per non creare danni e gravi criticità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini, oltre a scongiurare il rischio demansionamento degli infermieri.

In particolare, essendo vicina la scadenza dei contratti a tempo determinato dei profili sanitari e prorogati sino al 31 ottobre, e per porre fine alle assunzioni per chiamata diretta, i sindacati hanno chiesto, con urgenza, un incontro e contestuale ed immediata pubblicazione di un avviso pubblico, per gli infermieri e restante personale occorrente, per garantire in attesa della conclusione delle procedure concorsuali pubbliche già avviate, la regolare attività sanitaria, oltre a debellare l’annoso problema del precariato.