Tutto è stato risolto. Le promesse sono state mantenute e le strade di Canosa stanno tornando pulite. L’ex azienda dei rifiuti, la Ecolife, si è ufficialmente defilata e ha lasciato la gestione a chi ha vinto l’appalto nel 2012: la Sangalli. «Da oggi – afferma l’assessore all’ambiente Leonardo Piscitelli – 28 dipendenti canosini sono tornati a lavoro. La loro assunzione è stata fatta secondo le regole del jobs act, quindi dovranno passare 3 mesi prima di essere assunti dall’azienda a tempo indeterminato. Da lunedì si riprenderà a pieno regime». Insomma, la Ecolife adesso non fa più parte dei giochi e la sua quota di partecipazione nell’ati (associazione temporanea d’impresa con la Sangalli che di fatto l’ha creata) è scesa dal 20 percento a circa il 5 percento, decidendo però di riaprire l’impianto di sua proprietà per il conferimento dei rifiuti raccolti, chiuso dopo le vicende interne che l’hanno con stretta a interrompere il servizio.

«I cittadini – conclude l’assessore – non dovrebbero subire nessun aumento della tassa sui rifiuti. Il motivo è molto semplice: la regione Puglia sta modificando la metria inerente ai rifiuti, premiando i comuni con alte percentuali di raccolta differenziata. Canosa è fra le città che primeggiano nel sud Italia grazie alla percentuale di raccolta arrivata al 71 percento. Questa però è solo un’ipotesi che potremo convalidare solo con l’approvazione delle legge regionale e con la chiusura del bilancio comunale del 2016».