«Un’emergenza insostenibile che ormai pone problemi di sicurezza a 360 gradi, ma che soprattutto impedisce la fruibilità della Murgia per la presenza di branchi di cinghiali sempre più pericolosi. Ma anche sempre più numerosi: se ne calcolano oltre duemila, ma è una stima per difetto visto che non vi sono conteggi attuali. Per la verità mancano anche i controlli visto che le competenze, per ammissione dello stesso assessore regionale all’Agricoltura, Digioia, non si sa neppure bene in capo a chi siano».

Sicurezza e mancato sviluppo della risorsa naturale sono, però, le carenze più evidenti ed immediate che i sindaci e assessori di Andria, Minervino Murge e Spinazzola hanno esposto questa mattina proprio all’assessore all’Agricoltura in un incontro organizzato dal consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola, che come ex presidente del Provincia Bat ha vissuto in prima linea il problema dell’invasione dei cinghiali «che lì dove non producano danni all’uomo (si pensi solo ai tanti incidenti stradali che causano) producono numerosi danni alle campagne e alle masserie. Ma l’emergenza – sottolinea Ventola – sta diventando anche di natura urbana. I cinghiali sono arrivati alle periferie dei paesi murgiani, la loro presenza è sempre più quotidiana. Con tutti i rischi che derivano dal trovarsi “faccia a faccia” con animali che pesano anche alcuni quintali. Pericoloso è diventato fare passeggiate nei boschi, andare a raccogliere funghi (si pensi a tutti i fungaioli che in questo periodo vanno alla ricerca del prelibato cardoncello), pericoloso è essere alla guida dell’auto sulle provinciali della zona, pericoloso indirettamente è frequentare quei posti vista la presenza di numerosi cacciatori di cinghiali che si concentrano proprio su quel territorio visto la presenza numerosa degli animali».

«A fronte di questa situazione vi è una farraginosa organizzazione istituzionale – continua Ventola – le competenze prima delle province ora sono di competenza della Regione che, comunque , non ha uffici e personale preparati ad affrontare l’emergenza. Si attendono esiti di incontri romani sui “danni provocati dalla fauna” per cui ci sono tavoli dove partecipano funzionari di ben sette ministeri. Manca un regolamento regionale, mentre solo Foggia ne hanno uno. E, poi, ci sono le risorse da recuperare nel Bilancio di previsione 2017. Appunto, il caos». A fronte di questa condizione che prevede lunghi tempi per affrontare seriamente l’emergenza il consigliere Ventola ha proposto di procedere nell’immediato con ipotesi emergenziali che arrechino un qualche sollievo al territorio alla prese con una presenza massiccia e ormai insopportabile dei cinghiali. Gli uffici dell’assessorato si sono impegnati a dare risposte immediate nel giro di pochi giorni».