«Nell’ultimo scorcio di amministrazione del centrosinistra è palpabile un certo rilassamento da parte di sindaco ed assessori, dovuto con ogni probabilità al sudore che gronda per l’immane mole di lavoro svolto e di problemi risolti negli ultimi anni». Così l’onorevole Giuseppe D’Ambrosio del M5S sferra l’attacco all’amministrazione La Salvia.

«L’amministrazione canosina è tornata agli onori delle cronache per un cambio repentino di nomi delle vie cittadine e per la presenza ad alcuni eventi culturali. Dal punto di vista strettamente politico, dato che comunque siamo già in campagna elettorale, qualche consigliere di maggioranza più avveduto – di scuola evidentemente carbonara, nel senso della pasta – distribuisce in maniera più o meno clandestina un “papello” in cui si esaminano le malefatte del candidato di parte avversa e qualche consiglio sulla “fraschetta” dove andare a mangiare il prossimo giro. Se pure non è comprensibile fino in fondo la scelta di sfruttare il nuovo canale di diffusione (mediante “bacheca online”) da parte del consigliere carbonaro, deploriamo decisamente l’abitudine a diffondere tali notizie, anche perché queste attività di “dossieraggio” finiscono molto spesso per spacciare come grandi verità rivelate cose che sono chiarissime ed esplicite a tutti in città. Fra l’altro, se queste informazioni arrivano da soggetti che al massimo possono scegliere se nella carbonara è meglio la pancetta o il guanciale, il quadro è completo. Mentre l’attività amministrativa risulta così paralizzata, i problemi della città rimangono sulle spalle di chi li vive. Uno di questi è il problema della raccolta dei rifiuti solidi urbani. É nella memoria di tutti l’avvicendamento della Sangalli Srl alla canosina Ecolife Srl nella raccolta dei rifiuti e la fallimentare azione amministrativa per risolvere tali problematiche. Il rapporto contrattuale fra le città di Andria e Canosa costituitesi in Aro2BT e la Sangalli S.p.A. dovrebbe risolversi nel corso del 2019, per lasciare spazio ad un nuovo appalto che preveda la partecipazione anche dei comuni di Spinazzola, Minervino, oltre a quelli di Andria e Canosa. Data la complessità del bando di gara da predisporre, tutte le città che saranno coinvolte hanno la necessità di preparare con congruo anticipo tutto l’iter che porterà ad indire la futura gara d’appalto. In realtà tale “preparazione” si trascina dal dicembre 2014, ma evidentemente la questione non è interessante per l’amministrazione comunale canosina, che ha semplicemente disertato gli incontri dell’ARO2 perché non vedeva possibile dedicare una via anche all’ARO2, visto che dopo una lunga ricerca su Wikipedia non hanno trovato la pagina dedicata. Il 18 gennaio 2017 si è tenuta la riunione della Giunta dell’ARO2BT, l’ambito di raccolta ottimale costituito dai Comuni di Andria, Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola. Al centro della discussione le nuove norme che regolamenteranno la raccolta e smaltimento dei rifiuti nei territori di competenza. Nella stessa riunione la Giunta dell’ARO2BT ha preso atto “delle criticità nel servizio di raccolta spazzamento e trasporto RSU (n.d.r. Rifiuti Solidi Urbani)”, con la delibera n. 3 avente ad oggetto “Determinazioni a seguito interruzione attività da parte della mandante Ecolife Srl nel comune di Canosa di Puglia”. Dunque i sindaci di tre città hanno partecipato ad un incontro sul tema rifiuti dove si parlava principalmente di Canosa. E Canosa era assente! Evidentemente si tratta di un comportamento recidivo: quando le condanne della magistratura hanno evidenziato che per l’appalto dei rifiuti di Andria e Canosa sono stati versati all’epoca 770 mila euro di tangenti, non c’è stata alcuna reazione. Anche stavolta, dunque, silenzio assoluto, come se la cosa riguardasse un’altra città. A Canosa il Movimento 5 Stelle ricomincerà a parlare ai cittadini dei temi su cui le amministrazioni di centrodestra e centrosinistra non si sono mai espresse. Ci candideremo per rompere questo silenzio e per riportare legalità e certezze là dove per anni sono mancate».