«Nostra, bella, rivoluzionaria. È la nostra idea di città». Sono le parole di Antonio Imbrici, candidato per il Partito Democratico ed altre liste di centro sinistra alle comunali di Canosa. «Una città che appartiene a tutti i canosini, in maniera uguale – dice Imbrici – i Sindaci neoeletti dopo il voto fanno la solita dichiarazione di rito, noi lo diciamo sin da subito. Ci candidiamo per rappresentare tutti. Ci candidiamo per rappresentare chi ci sostiene e chi no, chi condivide la nostra visione di città e di chi ha idee alternative, nella certezza che se dovessimo vincere noi ci spenderemo con tutte le nostre forze per realizzare il nostro programma elettorale. Ci stiamo già lavorando, abbiamo un programma ambizioso».

«Ambizioso ma anche realizzabile – dice ancora Imbrici – perché Canosa non può che immaginare per il futuro una fase di grande rilancio politica e programmatica: Canosa ci chiede una rivoluzione socio-culturale e noi siamo in campo per questo. Senza tentennamenti, senza incertezze, ma consci che programmi ambiziosi richiedono impegno, coraggio e grande entusiasmo. I soldi nelle casse del Comune sono pochi, tuttavia si può e si deve avere una gestione sempre migliore dell’inestimabile patrimonio immobiliare e archeologico della nostra città, inoltre si deve sottolineare il fatto che i progetti possono essere realtà nella misura in cui ci si batte con determinazione per cercare finanziamenti: Canosa dovrà essere sempre pronta a sfruttare le opportunità concesse dai fondi pubblici europei e regionali e dovrà risultare attrattiva per gli investitori privati».

«Saremo al fianco di ogni concittadino – ricorda Imbrici – che investirà nella nostra città, in tutti i modi a noi concessi. Saremo attenti allo sviluppo ma sempre a difesa della sostenibilità ambientale: la mia storia personale e politica dimostra in maniera inequivocabile il mio impegno in tutela dell’aria, dell’acqua e del suolo. Non esistono per me termini di mediazioni su questi temi. La difesa ambientale dà la dimensione alla nostra ricchezza agroalimentare e vitivinicola che oggi ci chiedono uno sforzo senza precedenti in termini di cooperazione, innovazione e promozione dei nostri prodotti. Investiremo nell’imprenditoria giovanile e in percorsi di orientamento volti a sostenere realmente ambizioni e aspettative dei nostri giovani: terremo aperte le scuole, manterremo sempre vitali i luoghi della cultura e premieremo il merito.
I nostri ragazzi hanno bisogno di essere valorizzati per quanto valgono: sono il nostro valore aggiunto, le nostre energie rinnovabili, la nostra proiezione sul futuro e tra i nostri attivisti vantiamo rappresentanti straordinari della categoria».

«Lavoreremo per fare di Canosa – dice ancora Imbrici – un polo turistico importante per la Puglia attraverso partnership con musei internazionali, pubblicità nelle città turistiche e promuovendo costantemente, anche tra noi canosini, il nostro patrimonio archeologico perché turismo significa lavoro, cultura, promozione della nostra identità ma anche commercio, quindi economia per il territorio. Ci impegneremo per essere una città sicura perché solidale: la sicurezza a cui deve ambire la nostra Canosa si costruisce nella consapevolezza di poter contare su una comunità in cui ognuno è a disposizione dell’altro, perché la sicurezza di ognuno si costruisce facendo rispettare le leggi, ma anche avendo cura di fare affidamento nella stragrande maggioranza dei canosini che, percependo di essere difesi dalle Istituzioni, saranno portatori sani di fiducia e sicurezza. Sicurezza che non può esistere se si predica paura e odio per gli altri. Saremo dunque rivoluzionari nella nostra semplicità, ma saremo anche determinati e coraggiosi perché ci rendiamo conto che possiamo essere solo così se vogliamo rappresentare davvero una svolta sociale e culturale per la nostra città».