Si è svolto ieri, 13 settembre, presso la Sala Sabiniana l’incontro tra il comitato “No discarica” e le associazioni, gli Enti e gli organi professionali del territorio canosino.

«A distanza di una settimana, sentiamo l’esigenza di fare chiarezza su alcuni concetti che sono stati tralasciati per dar posto, giocoforza, alla operatività del comitato stesso – scrivono in una nota – Teniamo innanzitutto a precisare che il comitato “no discarica” è completamente apartitico, e non impone limiti alla partecipazione di chicchessia. Tutti i cittadini che si stanno impegnando, si sono autoproposti e messi a disposizione per la causa. Tutti coloro che hanno aderito ,sposando le nostre lotte,lo fanno scevri da pregiudizi di natura politica, sociale, religiosa. Ci contraddistingue il fine comune che è quello di ridare dignità ad un territorio  già devastato da decenni di sfruttamento selvaggio. Abbiamo avviato sin da subito,una serie di azioni volte ad impedire che questo ennesimo impianto vada ad insediarsi in territorio “tufarelle”. Immediatamente abbiamo chiesto e poi ottenuto, dal consiglio provinciale, una richiesta di revoca della determina dirigenziale autorizzante l’impianto. La stessa, adesso è sospesa in attesa di un riesame complessivo».

«Ma su tutto vogliamo ,con questo comunicato, ringraziare  i cittadini, le associazioni,gli ordini professionali, i sindacati, le scuole, i consiglieri comunali, il Sindaco per il loro contributo. Infine, consentiteci, un ringraziamento particolare e colmo di affetto, per le parrocchie, le quali, con il Vescovo della Diocesi, Mons. Mansi , Don Felice Bacco e Don Salvatore Sciannamea, hanno rappresentato la vera avanguardia del movimento. Sin da subito la loro voce si è levata per esprimere tutta la preoccupazione e il sostegno,anche logistico, al comitato diventandone,di fatto, parte integrante. Chiediamo scusa,inoltre, se,nella foga dell’organizzazione, qualcuno si è sentito non sufficientemente coinvolto.  Ci sarà sempre spazio per lavorare insieme. Il comitato andrà avanti senza timori reverenziali! Siamo consci del percorso irto di difficoltà e per questo la nostra forza è rappresentata dal coinvolgimento di tutti i soggetti, con i quali, siamo convinti andremo fino in fondo per mettere la parola “fine” a questa trentennale vicenda».

Venerdì  15 settembre si svolgerà un’assemblea pubblica presso l’Oasi Minerva alle ore 18:30.