«Sono trascorsi oltre cento giorni dalle ultime elezioni amministrative ed è tempo di chiarimenti. Dopo il primo turno i due candidati alla carica di sindaco hanno diffuso a mezzo stampa un sunto di quelli che sarebbero stati i primi cento giorni in carica. Ecco le promesse di Morra». Inizia così una lunga nota di Elia Marro, già assessore durante la giunta La Salvia, che parla dei primi 100 giorni di Roberto Morra alla guida di Canosa.
«Promessa numero 1: “Sceglieremo i nostri assessori sulla base di reali competenze, in base alle loro capacità e non per ripagare le spese della campagna elettorale”. Sembrava strano a tutti negare ai candidati consiglieri, votati dai cittadini, la carica assessorile – dice ancora Marro – E deve essere sembrato strano anche ai grillini stessi, tant’è che dopo le elezioni è stato nominato vicesindaco e assessore Francesco Sanluca, candidato consigliere. Promessa numero 2: “Libereremo la macchina amministrativa comunale dai soliti soggetti che da anni gravitano intorno ad essa solo perché vicini all’amministrazione di turno”. Fortunatamente in questo breve periodo la macchina amministrativa ha dimostrato di essere indispensabile alla parte politica, salvando più volte la faccia all’intero Comune di Canosa. Unico cambio all’ufficio stampa, a discrezione del sindaco ma fuori contesto. La persona sostituita è una giornalista professionista, laureata, che ha lavorato con amministrazioni di centrosinistra e centrodestra, garantendo sempre professionalità e massima visibilità al Comune di Canosa, anche rispetto ai comuni limitrofi. Che non sia tanto chiara la differenza tra la comunicazione istituzionale e quella del partito di maggioranza? Restino sempre divise!».
«Promessa numero 3: “Aumenteremo la trasparenza nell’affidamento degli appalti attraverso una piattaforma web di facile consultazione”. Dov’è questa piattaforma? Non pervenuta. Per ora abbiamo un incarico esterno dato ad un professionista, al costo di 7000-8000 euro circa, solo per partecipare ad un bando regionale sulla rigenerazione urbana. Promessa numero 4: “Faremo una ricognizione e razionalizzazione di tutte le spese, di tutte le uscite di denaro del nostro Comune, siamo convinti che da tale operazione salteranno fuori tante sorprese”. Dove sono le sorprese? Parlatecene pubblicamente e ufficialmente scrivendo i responsabili. Ad ora non pervenuti. Promessa numero 5: “Istituiremo il principio della turnazione dei dirigenti”. Non risulta nulla di tutto ciò. Due riconferme e due new entry con incarico a tempo determinato scritti con il “copia incolla” dei precedenti».
«Promessa numero 6: “Abbiamo già avviato i contatti, tramite l’europarlamentare Rosa D’Amato, per istruire le pratiche per l’ottenimento di fondi dall’Unione Europea al fine di provvedere alla bonifica e messa in sicurezza di contrada Tufarelle”. Ad oggi abbiamo strappato una promessa all’assessore regionale all’Ambiente Caracciolo (Giunta Emiliano) per il monitoraggio ambientale. Nulla di concreto abbiamo ricevuto dai rapporti interni al Movimento 5 stelle. Sembra quasi che l’Amministrazione a 5 stelle voglia appendersi delle medaglie al petto mentre tutti i cittadini uniti stanno facendo di tutto per scongiurare qualsiasi altro impianto a Tufarelle. La dimostrazione è l’incontro con l’assessore regionale precedente a quello del sindaco: già in quella sede avevamo strappato l’impegno economico della Regione per una nuova caratterizzazione urgente in quel territorio. Ad ora abbiamo solo un’interrogazione parlamentare e nessun risultato tangibile. Eppure i cento giorni sono trascorsi. Se la vecchia politica è fatta solo di promesse, la nuova dovrebbe quantomeno mantenerle o accettare il fatto che governare è molto più difficile rispetto all’accanita opposizione populista».