«Trentacinque mila euro in bilancio non sono sufficienti, certo possono servire per prorogare il servizio ancora per un po’ di tempo ma fino a quando?». È la domanda che pone il segretario generale della Fp Cgil Bat, Luigi Marzano, al sindaco di Canosa di Puglia, Roberto Morra, in merito allo stato di agitazione del personale del servizio cure domiciliari per disabili ed anziani comunicato nei giorni scorsi alle istituzioni insieme all’annuncio di una mobilitazione in programma per denunciare gravi carenze socio assistenziali del servizio davanti alla sede del coordinamento dell’Ambito territoriale di Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola.

Gli addetti della cooperativa sociale S.M.I. si sono visti dimezzare le ore di lavoro contrattuali insieme, naturalmente, alla riduzione delle prestazioni assicurate dallo stesso ambito, intanto, nelle more della nuova gara d’appalto, il Comune di Canosa, ente capofila, ha postato dei finanziamenti per la proroga dell’affidamento del servizio per disabili ed anziani. A tal proposito, per il nuovo appalto sono state previste somme pari a 190 mila euro, cifra notevolmente inferiore alla precedente offerta che, con le risorse derivanti da PAC anziani (I riparto), era di circa 570 mila. Una differenza che non potrà far altro che aggravare la già precaria condizione dei lavoratori del settore e, soprattutto, il nuovo servizio non permetterà di garantire il raggiungimento della copertura totale dei livelli essenziali di assistenza ed il fabbisogno socio sanitario della popolazione che necessita di tale supporto.

«A ciò si aggiunge che – spiegano Marzano, Patruno e Matarrese, rappresentanti di Fp Cgil Uil Tucs e Fsi/Usae – come evidenziato alle istituzioni presenti ad incontro avvenuto l’11 gennaio scorso a Canosa, l’ambito non ha ancora ricevuto dal Ministero degli Interni il Decreto di approvazione del PAC Anziani (I riparto) che prevede l’impiego di circa 388 mila euro, che evidentemente porrebbero rimedio al disagio, nonostante i numerosi solleciti dell’ufficio di piano e del Coordinamento d’Ambito (composto dai sindaci di Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola). Per tutte queste ragioni e vista anche la mancata possibilità per questi comuni di prevedere nei propri bilanci le necessarie risorse economiche utili a soddisfare le esigenze ed i bisogni dell’utenza, oltre che manifestare il nostro dissenso rispetto alle prospettive future, dichiariamo l’agitazione del personale invitando la cittadinanza a manifestare insieme a noi sindacati ed ai lavoratori perché in questa situazione si negano i diritti dei lavoratori e quelli della cittadinanza».