Si avvicina il 4 marzo e mancano pochi giorni all’elezione del nuovo Governo in Italia. La chiusura della campagna elettorale è alle porte ed è tempo di bilanci e degli ultimi appelli al voto. E’ intervenuto sul tema Elia Marro, responsabile della comunicazione del PD Bat, che ha dichiarato: «Sono giorni particolari, durante i quali può decidersi tutto o non decidersi più niente. Ecco perché è meglio analizzare la situazione alla luce dei fatti reali e non di sterili promesse che i cittadini non ascoltano più. Innanzitutto chiariamo come si vota alla Camera e al Senato: basta barrare il simbolo del partito che si intende sostenere. La situazione italiana è chiara: abbiamo tre possibilità.

La prima: votare il Movimento 5 Stelle. Ma siamo sicuri che sia la scelta giusta? Cos’è questo partito a livello locale e nazionale? Qui non si sta ragionando di cosa sia giusto e cosa sia sbagliato politicamente. Semplicemente il Movimento 5 Stelle non è politica e ha come principale obiettivo la distruzione. E cosa ricostruiamo di fronte alle masse aizzate dall’odio nei confronti della classe dirigente? Cosa può ricominciare con dei rappresentanti incompetenti che inviano una mail con i propri ministri al Quirinale prima del risultato delle elezioni? Siamo al limite del surreale in mano a dilettanti allo sbaraglio privi di contenuti che possano accrescere la discussione politica.
Poi c’è il centrodestra, diviso fino a pochi mesi fa e con i cocci riattaccati per una sterile tattica elettorale acchiappavoti. Vuole vincere unito, ma come governerà con un leader che non può fare il premier e con tre mini-leader con progetti diversi che si contendono il primato? Senza contare che le liste del centrodestra sono piene di elementi riempilista che, per quanto rispettabili, non sono proprio campioni in politica.
Il centrosinistra resta coerente, non con le promesse ma con i fatti: tanti sono i risultati ottenuti negli ultimi cinque anni. 80 euro mensili per i dipendenti con stipendio inferiore a 1500 euro, nuovi posti di lavoro, bonus bebè, legge sul dopo di noi, assegno di ricollocamento per chi perde il posto di lavoro, alternanza scuola-lavoro valorizzata, dimezzato il numero delle auto di rappresentanza, legge sulle unioni civili, bonus formativo per i professori, legge sul divorzio breve, obbligatorietà di più vaccini, legge sul biotestamento, disoccupazione scesa a meno dell’11% e molto altro. C’è ancora tanto da lavorare, stando anche alla situazione critica dell’Italia di cinque anni fa, e per questo la scelta migliore è la continuità. I candidati Pd hanno un volto, parliamo di persone del territorio che si sono sempre contraddistinte nel contatto umano e che sono sempre state scelta dai cittadini.
Eccoli, i candidati alla Camera: Michele Bordo, che fa politica  con spirito di servizio da quando aveva 16 anni, deputato uscente nonché uno dei migliori 20 onorevoli della legislatura per produttività legislativa; Iaia Calvio, avvocata, ex sindaco di Orta Nova, che balzò alle cronache nazionali per essersi dimessa da prima cittadina denunciando i tentativi di tangenti e clientele in un pubblico comizio; Fabrizio Ferrante, avvocato, è il presidente del Consiglio Comunale di Trani; Nada Tarsitano, è componente Assemblea Provinciale PD. Al collegio uninominale Camera Filippo Caracciolo, consigliere comunale , già presidente del consiglio comunale, consigliere regionale giunta Vendola e consigliere regionale e già assessore giunta Emiliano.
All’uninominale al Senato c’è Elena Gentile, ex sindaco di Cerignola, assessore regionale e attualmente parlamentare europea, ha vinto il Premio EURORDIS per la lotta alla Fibrosi Polmonare Idiopatica; al plurinominale la capolista è Assuntela Messina, professoressa del Liceo scientifico di Barletta e attualmente presidente del Partito Democratico Puglia; Dario Ginefra, parlamentare uscente che ha denunciato pubblicamente la situazione critica di infiltrazioni mafiosi nel comune di Valenzano poi commissariato per gli stessi motivi; Debora Ciliento, una delle donne pugliesi più esperte in materia di walfare e attualmente assessore dei Sevizi Sociali a Trani; Carlo Avantario, già sindaco di Trani e attualmente consigliere comunale.
Le nostre candidature hanno dei contenuti, fatti di esperienza, professionalità e passione – conclude Marro -. Non ci nascondiamo dietro simboli e ci mettiamo la faccia ogni giorno, a livello locale e nazionale. E i risultati sono tangibili. Quindi c’è solo una scelta da fare, il 4 marzo, alle elezioni politiche, votiamo il simbolo del Pd a Camera e Senato».