«La rassegnazione non può caratterizzare un sindaco che è il primo tutore dei diritti dei cittadini. Il sindaco ha grandissimi poteri in materia di difesa della salute dei cittadini, in quanto ne è il primo responsabile. Motivo per cui l’azione di un sindaco non può limitarsi a scrivere articoli sui giornali, chiedere incontri con le altre istituzioni o  inviare raccomandate, ma ha ampia facoltà di documentare lo stato di fatto dei vari  pronto soccorso delle città dove i cittadini di Canosa, Minervino e Spinazzola dovrebbero giungere in caso di necessità, luoghi vitali che stanno scoppiando e che non riescono a soddisfare neanche gli arrivi in codice rosso». Inizia così in una nota Cosimo Pellegrino, ex consigliere comunale di Canosa di Puglia.

«Inoltre – continua la nota – dovrebbe avere dati certi sul ”turismo ospedaliero” a cui vengono sottoposte le nostre popolazioni, per la qualcosa, pur pagando tutti le tasse, ci sono cittadini di serie A, quelli che vivono vicino ai grandi ospedali e quelli di serie B che rischiano la vita prima di raggiungere in ambulanza gli ospedali disponibili a ricevere, oltre al carico di maggiori oneri!

Per questa disparità anticostituzionale e per il mancato livello minimo dei LEA, il sindaco ha il potere e il dovere di denunciare Emiliano, il governo nazionale e tutti i responsabili che applicano i tagli in maniera orizzontale senza cognizione di causa,  per attentato alla salute dei cittadini, forte dell’articolo 32 della Costituzione e degli art.li  50, comma 5°, D.Lgs. 267/2000 che si collega con l’articolo 54 del D.Lgs. 267/2000 il quale al comma 2° dispone che “il Sindaco, nella qualità di ufficiale del Governo, può adottare provvedimenti contingibili ed urgenti con lo scopo, la finalità di reprimere e prevenire pericoli che minacciano la pubblica incolumità!”

Un sindaco che ha a cuore le sorti della città, in casi come questi, non deve temporeggiare, ma deve contrastare questo vergognoso provvedimento che mette a serio rischio la salute di tutti, dovrebbe sbattere sotto gli occhi del Presidente Emiliano e di tutti i responsabili i vergognosi dati sulle liste d’attesa, che riguardano anche gli interventi di routine.

E in mancanza di risposte non raggiungendo i risultati, ha il potere di smuovere i media, chiamare a raccolta tutti i consiglieri, la società civile, indossare la fascia tricolore e con l’autorità che gli compete  impedire la chiusura dei PPI! Non c’è tempo per rimanere Basiti.

Serve a nulla dire che la condizione attuale della sanità è colpa degli altri, il passato è passato, ma quel poco che abbiamo va tutelato e gli ulteriori tagli  che oggi la Regione Puglia intende attuare  vanno contrastati con decisione.

Pertanto invito i sindaci di Canosa, Minervino e Spinazzola a creare una sinergia e a mettere in atto tutte le azioni necessarie per tutelare con tutti i mezzi la salute delle nostre comunità».