Con una nota a firma dell’ufficio del presidente Giorgino, la provincia di Barletta – Andria – Trani replica alle osservazioni del Nidil Cgil Bat e della Cgil Bat in merito alla mancanza di un confronto sul futuro delle educatrici di assistenza specialistica con le organizzazioni sindacali sinonimo di non rispetto nelle relazioni stesse con i sindacati confederali e di categoria.

Alla denuncia a firma di Daniela Fortunato del Nidil e di Giuseppe Deleonardis della Cgil è seguita la replica dell’Ente che nel tentativo di smontare le argomentazioni del sindacato non fa altro che dargli ragione perché, grazie a ciò che è scritto nel comunicato stampa, i rappresentanti sindacali apprendono notizie sul futuro di queste lavoratrici, cosa che invece sarebbe dovuta accadere ad un tavolo di confronto che non c’è stato, nonostante le richieste continue. Cgil e Nidil, inoltre, fanno anche delle precisazioni in merito al contenuto del comunicato.

«Nella nota a firma dell’ufficio staff del Presidente si legge che ‘non risulta essere pervenuta nessuna richiesta di incontro se non quella del 22/03/2018’, peccato che noi invece abbiamo mandato tre lettere all’attenzione del Presidente datate 5 marzo, 22 aprile e 9 luglio (foto allegate al comunicato) e solo alla prima abbiamo ricevuto risposta mentre alle altre due no. Se non si tratta di disinteresse allora cosa è? Lasciamo a Nicola Giorgino ed al suo staff la risposta a questa domanda – spiegano Daniela Fortunato, segretario generale Nidil Cgil Bat e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat».

«Detto ciò, e a testimonianza del fatto che manca allo stato un rapporto di collaborazione con le organizzazioni sindacali prendiamo atto, tramite la stampa e non ai tavoli di trattative come si dovrebbe, che ‘l’Ente, d’intesa e in collaborazione con la Regione Puglia, sta già predisponendo gli atti utili per una gestione dei servizi che, da un lato, rispetti la normativa vigente di settore e dall’altra persegua l’interesse superiore ed irrinunciabile degli alunni e delle alunne con disabilità, ad assicurare la continuità nella relazione educativa alunno/educatore’. Siamo contenti che si stia trovando una soluzione ma vorremmo ricordare al Presidente ed al suo staff che qualsiasi passo in tale direzione deve essere affrontato ad un tavolo con le parti sociali essendo la Convenzione stipulata tra Regione Puglia, Province e Città Metropolitana, di cui si parla nel comunicato, materia puramente sindacale in quanto le amministrazioni devono inserire negli atti di gara la clausola sociale per la stabilità occupazionale del personale e per la continuità del servizio e con chi si discute la clausola secondo la Provincia se non con i sindacati?».

«Nel comunicato della Provincia si parla di un Comitato autonomo delle educatrici al quale sarebbero state fornite risposte a numerose sollecitazioni e di incontri avuti con un gruppo spontaneo di genitori. Per Giorgino, questa è l’idea della rappresentanza sindacale? Quale ruolo ha, per il Presidente, il sindacato confederale, riconosciuto da norme, leggi e accordi interconfederali in materia di rappresentanza? Quale ruolo hanno in tutto ciò il Nidil e la Cgil che sono i soggetti deputati ad avviare un’attività negoziale con l’Ente? Con le loro dichiarazioni il Presidente ed il suo staff non fanno altro che avvallare la nostra denuncia: la Provincia bypassa le organizzazioni sindacali e tende, in chiave appunto antisindacale a delegittimare la Cgil. Non solo, si legge che anche i portatori di interesse ‘abbiano rispetto dell’azione amministrativa, che deve essere sì trasparente e partecipata, ma non a scapito del corretto funzionamento degli Uffici’, questo vuol dire che rispettare i ruoli ed le relazioni sindacali significa rallentare il lavoro della macchina amministrativa? Ma di che parliamo? Visto che con la Provincia ormai non riusciamo ad avere altro rapporto se non quello veicolato dalla stampa, approfittiamo degli organi di informazione, per ricordare a Giorgino ed al suo staff che nei pagamenti alle educatrici sono in netto ritardo, le fatture emesse il primo giugno non sono state ancora saldate. Questa è l’unica certezza in tutta questa vicenda dove regna sovrana la confusione, non per causa nostra. L’auspicio è che a questo rapporto epistolare, si sostituiscano vere e corrette relazioni sindacali. Siamo, pertanto, in attesa di una convocazione – concludono Fortunato e Deleonardis».