In merito al presunto “abbandono” del campo di calcio a 5 outdoor di Viale I° Maggio interviene il sindaco di Canosa, Roberto Morra.

«Il campo di calcetto di Viale I° Maggio non è né abbandonato né dimenticato – sottolinea il sindaco -. Molto più prosaicamente l’impresa esecutrice dei lavori attende dal committente, che ricordo è il Ministero dell’Interno, il completamento del pagamento spettante. Mancando il completamento del pagamento all’impresa, mancano sia il collaudo definitivo dell’opera e di conseguenza la consegna delle chiavi al Comune di Canosa. Inoltre noto che, probabilmente volutamente, nessuno si accorga che quella struttura manchi dell’impianto di illuminazione, in quanto non previsto nel progetto. Ci sorprende – continua il sindaco Morra – che i solerti fustigatori dell'”abbandono” di opere pubbliche non notino la grave mancanza dell’impianto di illuminazione che ne pregiudica il suo utilizzo. Infatti, come può essere utilizzato, sia d’estate che d’inverno, un campo outdoor privo di illuminazione? Strano che nessuno se lo chieda. Eppure l’illuminazione è assolutamente necessaria, d’estate per poterne usufruire nelle ore meno calde, quindi nel tardo pomeriggio – sera, e d’inverno perché l’accorciarsi delle ore di luce naturale non ne permette il suo utilizzo. E’ ovvio che una volta terminate le pratiche burocratiche necessarie alla consegna delle chiavi della struttura, questa Amministrazione si farà carico dell’esborso economico, non previsto, necessario all’installazione dell’impianto di illuminazione per poter rendere fruibile il campo. Concludo esprimendo la mia meraviglia nel constatare che tale “inchiesta” giornalistica sulle strutture sportive della città prenda vita ora che sono ripresi i lavori di completamento della palestra provinciale, ubicata sempre in Viale I° Maggio, dopo che si erano interrotti per diversi mesi sembrerebbe per difficoltà economiche della stazione appaltante. Infine, sempre a proposito della palestra provinciale, tutti possono notare come il cartello esplicativo posto all’ingresso non riporti la data presunta di consegna dell’opera.

Ora, benché tale indicazione non sia un obbligo di legge, essa è un utile indicatore per i cittadini per capire se il cronoprogramma dei lavori venga rispettato, se vi siano dei ritardi o magari se i lavori sono in anticipo sui tempi previsti considerando che la consegna ufficiale alla ditta aggiudicataria data 9 ottobre 2014. Ma a quanto pare anche questo non è un elemento degno di essere preso in considerazione».