Il sindaco di Canosa, Avv. Roberto Morra, ed il dott. Vincenzo Capobianco, Direttore Regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia del Demanio, hanno sottoscritto, mercoledì scorso, un Protocollo d’Intesa per l’avvio di un rapporto di collaborazione finalizzato alla valorizzazione a rete di immobili pubblici situati lungo itinerari storico – religiosi e ciclopedonali, per favorire il turismo lento, la scoperta di territori e destinazioni minori attraverso la mobilità dolce del territorio.

L’Agenzia del Demanio ha avviato un nuovo filone di attività, definito “Progetti a Rete”, sotto il cui cappello ritroviamo in particolare Fari, Torri ed Edifici Costieri e “Cammini e Percorsi” per la rigenerazione e riuso del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e di altri Enti.

In particolare il Protocollo d’Intesa sottoscritto intende avviare un proficuo rapporto di collaborazione tra il Comune di Canosa e l’Agenzia del Demanio per l’avvio di tutte le attività preordinate alla valorizzazione degli immobili che saranno individuati e/o di eventuali altri beni, di proprietà dello Stato o di altri Enti, ricadenti nel territorio di riferimento, a partire da un bene di proprietà dello Stato, sito nella Borgata di Loconia, avviato al progetto “Cammini e Percorsi”. L’immobile, inserito nel contesto rurale della Borgata è costituito da un appartamento e da una adiacente autorimessa, con accessi indipendenti.

«L’immobile individuato nella Borgata di Loconia, inserito nel progetto “Cammini e Percorsi” – afferma il sindaco di Canosa, Roberto Morra – potrà essere concesso in uso gratuito mediante una prossima procedura di evidenza pubblica, nella quale sia riconosciuta adeguata rilevanza sociale, culturale turistica e ambientale, a imprese, cooperative e associazioni, costituite in prevalenza da soggetti fino a quaranta anni di età. Il riuso del bene potrà consentire l’avvio di attività e servizi di supporto al camminatore, pellegrino e ciclista nella fruizione dei cammini e dei percorsi, per la promozione del territorio, della mobilità dolce e del turismo sostenibile – come ad esempio: ospitalità (alberghiera, extralberghiera, all’aria aperta), ristoro, aree e spazi attrezzati, vendita (prodotti tipici, artigianato, materiale specializzato per ciclisti e camminatori, bike e taxi service, ciclostazioni, ufficio promozione turistica, info point, presidio medico, presidio territoriale, luoghi per la formazione dedicata ai temi del turismo lento e alle professionalità di settore, etc.). Con la sottoscrizione di questo protocollo – sottolinea il sindaco – si apre un’altra fase per la valorizzazione del Territorio del Comune di Canosa. Oggi, infatti, è il momento di fare in modo che il patrimonio immobiliare pubblico effettivamente rappresenti l’occasione per costruire un modello alternativo di sviluppo economico, sociale e territoriale. Un modello fondato sul riuso quale condizione per evitare ulteriore spreco di risorse e di spazio, a favore del recupero e della conservazione “attiva” del patrimonio materiale ed immateriale. Un modello – conclude il sindaco Morra – che può avere successo solo in ragione della stretta collaborazione fra le diverse competenze amministrative che possono insistere contemporaneamente su ciascun immobile pubblico: Stato ed Enti Territoriali; Demanio e Comuni».

Questo è il senso dell’operazione “Cammini e Percorsi, il progetto promosso nel 2017 di concerto tra MIBAC, MIT, ANAS e Agenzia del Demanio, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, inquadrato nell’ambito del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017 – 2022, a supporto del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche e del Piano Straordinario della Mobilità Turistica. Il progetto nasce per la valorizzazione di una rete di beni di proprietà dello Stato e di altri Enti pubblici, legata al tema del turismo lento, della scoperta di territori e destinazioni anche minori, attraverso mobilità dolce lungo cammini storico-religiosi e percorsi ciclopedonali. Gli obiettivi sono orientati al potenziamento dell’offerta turistico-culturale e alla messa a rete di siti di interesse storico e paesaggistico presenti sul territorio, attraverso il recupero e il riuso di edifici pubblici che si trovano in prossimità di itinerari pedonali e ciclabili.