Ha finito la sua latitanza a Canosa di Puglia due giorni fa, il 39enne barlettano Luigi Lombardi ricercato da diversi mesi e finito in manette dopo un’operazione congiunta portata a termine dai poliziotti dei Commissariati di P.S. di Barletta e Canosa. In manette anche un 46enne canosino sorvegliato speciale di P.S. accusato di favoreggiamento e violazione della Sorveglianza Speciale. Il latitante, invece, è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il 39enne, infatti, era latitante dal 6 giugno scorso quando, in concorso con Luigi Marchisella, pluripregiudicato barlettano già in arresto, si era reso responsabile di tentata estorsione nei confronti di un altro pregiudicato di Barletta. La vittima dell’estorsione, un altro pregiudicato locale, utilizzando una pistola con matricola abrasa, aveva colpito uno dei due uomini ferendolo. Per questo reato fu arrestato per tentato omicidio.

Il 39enne, invece, approfittando di una ampia rete di protezione, si era rifugiato in svariate città dell’hinterland ma, grazie ad una serrata attività d’indagine condotta dai poliziotti dei due Commissariati di P.S., è stato individuato a Canosa di Puglia, presso l’abitazione del pluripregiudicato 46enne, ove si nascondeva da diversi mesi. Dopo aver circondato la villetta, i poliziotti sono entrati nella sua abitazione al fine di effettuare un controllo; l’uomo ha temporeggiato prima di aprire la porta, nel tentativo di agevolare la fuga del latitante attraverso il giardino. Il ricercato, tuttavia, è stato immediatamente bloccato dagli agenti appostati sul retro dell’abitazione e tratto in arresto. A seguito di perquisizione, nella cantina dove il 39enne aveva trovato rifugio sono stati rinvenuti e sequestrati due telefoni cellulari, un piccolo quantitativo di droga, hashish e marijuana, ed una pistola semi-automatica ad aria compressa, fedele riproduzione di una colt 911.