La Tecnica Neurofeedback altro non è che un sistema il quale utilizza una fascia, molto semplice nell’uso e nell’aspetto, che, munita di elettrodi ed auricolari, viene utilizzata al proprio domicilio dal bambino ogni giorno per una quarantina di minuti. Gli effetti positivi riscontrati nella maggior parte di coloro che ne hanno fatto uso si manifestano con l’aumento della capacità di rilassamento e di focalizzazione. Perciò, gli educatori, le figure professionali di sostegno, hanno più tempo per lavorare con i soggetti loro affidati ed ottenere così maggiori risultati in termini di apprendimento, dei comportamenti, nella riduzione dei disagi. Oltre agli studi scientifici presentati dal dott. Trevisan, lo hanno dichiarato alcune mamme che intervistate in diretta in collegamento telefonico hanno testimoniato i progressi dei loro figli già dopo alcuni mesi di utilizzo della piccola apparecchiatura.
Il Presidente della Angsa Puglia, l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, Mario Chimenti, pur plaudendo per il risultato ottenuto con l’approvazione del Regolamento della Regione Puglia – che ha definito la rete assistenziale territoriale sanitaria e socio sanitaria, fabbisogni e requisiti – ha lamentato i ritardi nella concreta attuazione specialmente da parte delle aziende sanitarie. Dall’altra parte ha pubblicizzato la presenza ed il successo finora conseguito con l’ubicazione della sede provinciale dell’Associazione presso il vecchio ospedale civile di Barletta dove viene fornita adeguata assistenza.
Delegato dal Presidente della Regione Puglia Emiliano, il consigliere Caracciolo ha confermato tutta la sua attenzione all’attuazione del Regolamento come anche l’impegno ad approfondire la possibilità che sistemi quale quello costituito da “Mente”, la strumentazione che utilizza la Tecnica Neurofeedback, in futuro possano essere dispensati dal servizio pubblico. Gli ha fatto eco il consigliere Ventola, il quale dopo aver richiamato le incongruenze del Piano Sanitario di cui tanto si discute, ha posto l’attenzione proprio sulla funzione fondamentale dei Distretti e della medicina territoriale. Integrandosi con le attività ospedaliere, sono le attività svolte dai distretti che devono dare risposte a patologie e famiglie che ogni giorno combattono contro inefficienze e servizi non adeguati alle complesse esigenze come nel caso dei soggetti afflitti dallo spettro autistico.