«Anziché affrontare il problema dell’ampliamento della discarica Bleu di contrada Tufarelle nel corso di un consiglio comunale monotematico, come era stato concordato nella conferenza dei capigruppo consiliari del 14 marzo scorso e come sarebbe stato doveroso fare per poter approfondire il dibattito, si è deciso di non dare la giusta rilevanza alla questione rifiuti e di “buttarla nel calderone”, trattandola, insieme ad altri temi importanti, in un consiglio con ben 14 punti all’ordine del giorno». Lo ha dichiarato il consigliere comunale e candidato sindaco al comune di Canosa di Puglia, Cosimo Pellegrino, dopo aver ricevuto la convocazione per il consiglio previsto per il 27 marzo prossimo.

«È evidente che, con una tale mole di argomenti, sarà difficile dedicare la giusta attenzione al tema dell’ampliamento della discarica. Peraltro – ha aggiunto Pellegrino – il consiglio è stato convocato per le 19.30, e non di mattina, come invece sarebbe stato opportuno per agevolare la partecipazione della cittadinanza: evidentemente si vuole evitare che i canosini possano assistere al dibattito su una delle questioni più scottanti per la nostra città come quello della tutela dell’ambiente».

«Inoltre – ha spiegato il candidato sindaco – è vero che, da regolamento, i documenti riguardanti i punti di discussione all’ordine del giorno devono essere messi a disposizione dei consiglieri entro 48 ore prima del consiglio, ma, data la numerosità degli argomenti da trattare e l’importanza degli stessi, sarebbe stato auspicabile rendere disponibili tali documenti con qualche giorno di anticipo, in modo da consentire a ciascun consigliere di esaminare attentamente tutte le carte e di partecipare alla discussione con maggiore cognizione di causa».

Riguardo agli altri punti all’ordine del giorno, Pellegrino ha poi rilevato che tra questi «è stata inserita anche l’approvazione delle nuove tariffe della TARI e delle aliquote TASI, IMU e addizionale comunale IRPEF per il 2017: tuttavia non è stata presentata, contestualmente, la proposta di bilancio per lo stesso anno, e in tal modo i consiglieri si ritroveranno a dover decidere sulle tariffe/aliquote senza avere una visione complessiva del bilancio e senza poter valutare se vi siano margini per suggerire dei tagli alla spesa, che potrebbero permettere la riduzione delle predette tariffe. È vero che il termine per la comunicazione al Ministero delle nuove aliquote 2017 scade il 31 marzo, ma questo termine era noto e, ciò nonostante, ci si è ridotti agli ultimi giorni utili per sottoporre le relative proposte di delibera all’approvazione del consiglio».