Home News Tufarelle, Giorgino: «L’indirizzo politico della provincia è cambiato»

Tufarelle, Giorgino: «L’indirizzo politico della provincia è cambiato»

La nota chiarificatrice del presidente della sesta provincia

In merito ad alcune notizie apparse a mezzo stampa, relativamente alla Determina Dirigenziale per la costituzione in giudizio da parte dell’Ente nel ricorso dei Comuni di Canosa di Puglia e di Minervino Murge presso il Tar contro la Provincia, il Presidente Nicola Giorgino chiarisce quanto segue.

«L’indirizzo politico della Provincia e del sottoscritto, è stato definitivamente chiarito attraverso l’Ordine del Giorno del 7 settembre 2017, con cui veniva richiesto al Dirigente responsabile di procedere ad un riesame delle valutazioni tecnico giuridiche in merito alle istanze della Bleu Srl su Tufarelle. Della questione, tra l’altro, si è in attesa che si pronunci chiaramente la Presidenza del Consiglio dei Ministri– dove il sottoscritto ha rappresentato gli interessi del territorio – come i Sindaci di Canosa e Minervino sanno benissimo. La Determina, invece, cui si fa riferimento a seguito di una nota del capogruppo consiliare dei cinque stelle di Canosa, è un atto tecnico dovuto, volto ad evitare in caso di pronuncia sfavorevole del Tar – dove i comuni sono ricorsi contro la Provincia – che l’Ente vada incontro ad ingenti richieste di risarcimento danni che andrebbero a gravare poi su tutti i cittadini della nostra Provincia. Mi spiace constatare, ancora una volta, come i cinque stelle confondano, non so ormai quanto più in buona fede, e mistifichino, il piano politico da quello tecnico e da quello amministrativo. Su Tufarelle, quindi, si ribadisce l’assoluta volontà politica di essere al fianco delle istanze delle comunità coinvolte, senza però rischiare di dover andare incontro a risarcimenti milionari a nocumento di tutti i cittadini della Bat. Spero che, in attesa delle fondamentali decisioni della Presidenza del Consiglio, sia stato nuovamente e definitivamente chiarito il punto di vista politico del sottoscritto e della Provincia che rappresento».

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