In merito alla ipotesi di chiusura dei 39 Punti di Primo Intervento, tra i quali quelli di Canosa, Minervino e Spinazzola, operativa dal prossimo 30 aprile, interviene il sindaco di Canosa Roberto Morra. «Siamo basiti difronte a notizie che prevedono la soppressione dei Punti di Primo Intervento e che sono in antitesi con quanto richiestoci dalla ASL BT. Nei mesi scorsi, a seguito di diverse istanze inviate al Governo Regionale, abbiamo ricevuto dalla Direzione Generale un protocollo d’intesa nel quale si prospetta l’implementazione di nuovi servizi e prestazioni tali da superare, in parte, le penalizzazioni previste dal Piano di Riordino. In particolare nel protocollo si specifica che “per l’emergenza urgenza sarà prevista la continuità assistenziale (ex Guardia Medica), e saranno mantenuti l’ambulatorio SCAP ed il setting assistenziale adeguato all’offerta ospedaliera attiva con supporto di nuovi mezzi di trasporto, tenuto conto che la programmazione regionale prevede l’istituzione di Punto di Primo Intervento Territoriale (PPIT) con Servizio di 118”».

«Il cambio del Direttore Generale non ha permesso che il protocollo fosse sottoscritto con l’Amministrazione Comunale e a questo punto, con il susseguirsi di notizie che continuano a prevedere un depotenziamento della sanità pugliese, ci chiediamo con preoccupazione che cosa ne sarà di questo protocollo. Le richieste da noi avanzate, e recepite nel documento, mirano a creare un miglioramento dell’offerta per la popolazione compresa nell’ambito territoriale di Canosa – Minervino – Spinazzola particolarmente penalizzata dalla scure dei tagli. A quanto si apprende, inoltre, non è stato completato il programma di approvvigionamento di nuove ambulanze e questo pone dei seri interrogativi circa l’efficenza dei servizi di emergenza/urgenza al punto da chiederci chi ne risponderà in caso di ritardi fatali. Chiedo – conclude il sindaco – un incontro urgente al Presidente della Regione, Emiliano, al fine di conoscere quali sono gli intendimenti del Presidente in merito alla richiesta di tutela dalla salute di questo territorio».