«Un incontro urgente con l’on.le Ministro Alberto Bonisoli e con i responsabili delle Direzioni competenti al fine di affrontare e risolvere il problema della fruizione in sicurezza dei più importanti siti della cultura pugliesi». Matteo Scagliarini della Fp Cgil MiBAC Puglia, Valentina  Di Stefano, Cisl Fp MiBAC e Patrizia Festa, Uil Pa MiBAC Puglia scrivono al ministro per i beni e le attività culturale al temine della mattinata in cui si sono tenute le assemblee sindacali convocate a seguito dello stato d’agitazione del personale del Polo Museale della Puglia indetto lo scorso 4 ottobre a seguito delle mancate risposte alle precedenti istanze delle organizzazioni sindacali.

Per due ore si sono fermati tutti i siti pugliesi e nelle assemblee il personale ha dato il via libera ad un documento che è stato inviato insieme alla richiesta di incontro al ministro Bonisoli.

Ecco il testo del documento condiviso dal personale del Castello Svevo di Bari; Castello Svevo di Trani; Castel del Monte – Andria; Castello Museo Archeologico di Manfredonia Foggia; Castello di Copertino Lecce; Castello di Gioia del Colle; Canne della Battaglia Barletta; Parco Archeologico di Siponto Manfredonia; Parco Archeologico e Museo di Egnazia; Galleria Nazionale di Bitonto; Museo Archeologico di Canosa; Museo Archeologico di Ruvo di Puglia:

«I lavoratori del Polo Museale della Puglia riuniti nelle assemblee sotto elencate, indette dai coordinamenti FP CGIL CISL FP UILPA MiBAC il giorno 09.11.2018 dalle ore 9,30 alle 11,30 condividono e chiedono di continuare lo stato di agitazione al fine di ottenere risposte urgenti e risolutive dalle competenti Direzioni Generali e dall’On.le Ministro Alberto Bonisoli in quanto serve immediato supporto al personale di ruolo ormai esiguo per non rischiare ulteriori chiusure a quelle già programmate. Nello specifico, andrà considerato per le prossime assunzioni, la copertura e la rivisitazione dell’organico del Polo Museale della Puglia perché l’eventuale personale di supporto non potrà essere considerato sostitutivo di quello di ruolo. Il personale sottolinea che non potrà garantire le aperture ai fini della sicurezza dei visitatori e dei lavoratori, oltre che alla tutela dei luoghi della cultura in assenza dei minimi funzionali previsti».