«Sabato 23 marzo si è concluso il ciclo delle nuove denominazioni di alcune strade della città, curate dalla Commissione Toponomastica insediatasi per volontà dell’Amministrazione La Salvia, presieduta dal Prof. Sabino Facciolongo e composta dai consiglieri comunali Giuseppe Donativo e Sabino Caporale e dai delegati delle tre associazioni più rappresentative della città, Fondazione Archeologica Canosina, Società Storia Patria per la Puglia e Pro Loco». Interviene così, in una nota, il referente del Comitato 10 Febbraio, Marco Tullio Milanese.

«Via Martiri delle Foibe anche a Canosa! – si legge -. Era il 10 febbraio del 2006 quando costituii con alcuni ragazzi il comitato 10F con l’obiettivo di divulgare una pagina oscura del 900 taciuta per troppi anni: tra il 1943 e gli inizi degli anni 50, oltre 350.000 italiani furono costretti all’esodo da parte dei partigiani del regime comunista jugoslavo del Maresciallo Tito e dagli stessi, in molti casi ( se ne contano oltre 60.000) gettati nelle foibe.

Legati ai polsi o alla caviglie con del filo spinato, dopo aver ricevuto torture di vario genere (dallo stupro collettivo e le sevizie con bastoni di legno, come nel caso delle giovane studentessa universitaria Norma Cossetto di 19 anni, all’obbligo di rompere le pietre con i denti o mangiare le proprie feci), venivano condotti sull’orlo della foiba. Il più “fortunato” veniva ucciso con un colpo di pistola alla tempia il quale, cadendo, faceva da zavorra al secondo che moriva per asfissia, perché sotterrato da altri corpi o per i traumi subiti dagli urti durante la caduta nella foiba. È stato emozionante pensare che, da poche presenze ai nostri incontri, piano piano si sia giunti all’intitolazione che ne ricordi il martirio.

Ma la soddisfazione più grande è dovuta dal fatto che tutto ciò non sia avvenuto per volontà politica di area ma da una legittima Commissione Toponomastica, deliberata da una giunta di centro sinistra e celebrata da un amministrazione pentastellata alla presenza dei componenti di tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Armi della Città. L’intento del Comitato 10F di non cadere nella becera strumentalizzazione politica per il raggiungimento di questo risultato, è fatto. Onore ai Martiri delle Foibe!».