Sono più di 30 mila i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate in attesa dell’erogazione del salario accessorio 2016 e 2017, da tempo attendono risposte che non sono mai arrivate. I confronti e lo stato di agitazione non sono serviti: i sindacati, Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Confsal e Flp, dunque, a livello nazionale, hanno deciso di proclamare lo sciopero per quest’oggi martedì 2 aprile. In vista della mobilitazione, ieri a Barletta si è svolta un’assemblea del personale nella sede dell’Agenzia delle Entrate per affrontare la situazione che da mesi si protrae. Ampia la partecipazione all’assemblea indetta unitariamente da Fp Cgil Bat, Uil Pa e Confasal-Unsa. Erano presenti all’incontro con i lavoratori la segretaria generale della Fp Cgil Puglia, Patrizia Tommaselli, la segretaria generale della Fp Cgil Bat, Liana Abbascià, il coordinatore regionale Agenzie fiscali della Fp Cgil, Pino Tamma, l’Rsu Fp Cgil Agenzia delle Entrate, Pietro Luce, della Uil Pa Entrate segreterie di Bari e Bat, Eleonora Vitale e Gaetano Ricco, coordinatore provinciale Confasal-Unsa.

«Lo sciopero di quest’oggi e la partecipata assemblea di ieri sono un punto di svolta, un segno tangibile di un forte disagio dei lavoratori che, rivendicando la mancata definizione ed erogazione delle risorse relative ai fondi di amministrazione per gli anni 2016 e 2017, sottolineano il mancato riconoscimento della dignità del lavoratore del pubblico impiego. La funzione importante del recupero dell’evasione fiscale, il processo di accertamento passa attraverso lavoratori e lavoratrici che paradossalmente vedono negata l’esecutività di un accordo già siglato e certificato. Per questo noi della Bat saremo presenti domani a Bari al presidio che si svolgerà, nell’ambito dello sciopero nazionale, dalle 8.30 alle 12.30, davanti alla sede della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Puglia, in via Giovanni Amendola – commentano Pietro Luce, Rsu Fp Cgil Agenzia delle Entrate e Liana Abbascià, segretario generale Fp Cgil Bat».

Durante il presidio, i lavoratori consegneranno al direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate della Puglia un documento a supporto della vertenza. Già lo scorso 18 marzo, lavoratori e sindacati hanno manifestato a Roma, sotto la sede centrale dell’Agenzia delle Entrate, presentando al ministro dell’Economia Giovanni Tria i risultati del contrasto all’evasione fiscale (19 miliardi recuperati per il solo 2016), raggiunti grazie all’impegno dei lavoratori. Il fallito tentativo di conciliazione, tenutosi il 22 marzo per l’immediato sblocco delle somme del salario accessorio, ha inevitabilmente condotto le segreterie nazionali alla dichiarazione di sciopero. La situazione è ulteriormente aggravata dalla condizione di grave carenza di organico a cui, tuttavia, fa da contraltare, l’aumento del carico di lavoro, connesso agli ulteriori servizi attributi all’Agenzia negli ultimi anni.

«Lo sciopero – spiega a riguardo Patrizia Tomaselli, Fp Cgil Puglia – vuole affermare il nostro no allo scippo di un diritto, che genera un danno in termini economici per i lavoratori, ma un danno ancora più grande in termini di qualità dei servizi offerti nella cittadinanza tutta. Le sigle sindacali, unitariamente, hanno respinto al mittente le tardive convocazioni da parte dell’Agenzia e le risposte parziali e unilaterali alla vertenza. È il momento di rivendicare dignità per questi lavoratori, altamente professionalizzati, il cui impegno sul versante del contrasto all’evasione consente di recuperare risorse essenziali al Paese».