«La legge regionale sulle Attività Estrattive, approvata oggi, è sicuramente una buona notizia per il settore delle cave. Tanti onesti operatori, che per molti anni sono stati ‘processati’ ingiustamente sull’altare dell’ambientalismo di facciata, con questa normativa vedono non solo disciplinata la loro professione, ma anche riabilitati. Abbiamo lavorato in questo senso, contribuendo a migliorare il testo, e per questo abbiamo votato favorevolmente». Interviene così, in una nota, il coordinatore e consigliere regionale di Direzione Italia, Francesco Ventola.

«Certo potevamo farla prima e farla meglio se solo avessimo avuto il coraggio di osare di più, individuando i poteri sostitutivi, proprio per evitare che ci possano essere delle inadempienze laddove i Comuni, magari, non sono ancora ben organizzati. Avremmo anche potuto ascoltare l’Autorità di bacino, perché ci sono territori dove è a rischio la salificazione il sottosuolo e, quindi, affrontare insieme agli imprenditori del settore e all’Autorità di bacino un tavolo che potesse meglio affrontare questi temi. Ma tant’è.

Ma, ribadisco, abbiamo votato favorevolmente, soprattutto, perché finalmente questa Regione, dopo anni di assoluta visione un po’miope nei confronti del mondo delle cave e dei cavatori, per altro un settore importantissimo imprenditoriale della nostra Puglia, oggi cambia verso: non sono più degli approfittatori, coloro che danneggiano il territorio e il paesaggio, bensì coloro che lavorano anche per valorizzare le pietre stesse. Insomma, dopo anni finalmente non si ha più un atteggiamento belligerante, ma un atteggiamento più conciliativo nei confronti di migliaia di persone che sono direttamente coinvolte».