«“Tutte le disabilità gravi sono uguali” c’era scritto su un cartello di un manifestante, questa mattina davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia, ma hanno un trattamento diverso da parte della Giunta Emiliano». Scrive così, in una nota, il consigliere regionale di Direzione Italia Francesco Ventola.

«E’ davvero straziante vedere genitori e disabili sotto un sole cocente attendere inutilmente di essere ricevuti dal presidente Michele Emiliano o dal suo assessore al Welfare Salvatore Ruggeri per rivendicare un diritto che, ogni anno, diventa un’impresa da conquistare. Quest’anno, poi, di fronte a una richiesta di 14mila richiedenti solo 3mila sono i beneficiari idonei, altri 3mila sono sempre idonei, ma a causa delle ristrettezze finanziarie sono ammessi senza beneficio. Come dire: hai tutti i requisiti ma siccome io Regione non ho i soldi non ne hai diritto. Assurdo! Senza contare che da questa platea rimangono fuori oltre 8mila disabili che in base ai nuovi requisiti fisico-economici non vengono ritenuti idonei.

Se questa non è discriminazione cos’è? Un bando che decide con punteggi/criteri assurdi chi è più disabile di un altro a parità di malattia o peggio decide fra le malattie quale debba avere la priorità, cos’è? Un obbrobrio, al quale si aggiunge altro obbrobrio. La Regione Puglia sta pensando di destinare parte dei finanziamenti previsti dal Reddito di Dignità alle disabilità, ma invece che equiparare gli importi e andare a scorrimento delle graduatorie già previste, costringe le famiglie a presentare nuove domande e nuova documentazione. Un vero e proprio calvario burocratico che i disabili e le loro famiglie non meritano.
Questo è il sistema di welfare di Michele Emiliano che ha creato anche fra malati una ‘guerra’ a chi è più malato. Vergogna».