Sono i giovani avvocati del Foro di Trani. Hanno voglia di affrontare tutte le sfide di una professione in costante evoluzione e che sta attraversando un momento molto delicato. Ma l’avvocatura tranese può guardare con fiducia al futuro, vista la passione e la tenacia dei giovani iscritti associati nell’Aiga Trani.

Oggi l’associazione ha vissuto una giornata importante con il rinnovo di tutte le cariche sociali e, soprattutto, con l’elezione della nuova guida per i prossimi anni: Riccardo Giorgino, andriese, il più giovane della famiglia di avvocati che ha in Antonio il capostipite, decano delle toghe pugliesi e con all’attivo prestigiosi incarichi ai vertici del l’avvocatura Italiana ed in Nicola, già Sindaco di Andria e presidente della Provincia Bat, le espressioni di punta (a cui va ad aggiungersi il fratello Francesco, giornalista di spicco di Rai 1).

Sarà, dunque, Riccardo Giorgino, 44 anni avvocato civilista e partner dell’omonimo studio legale, a guidare la sezione di Trani dell’associazione che racchiude i legali giovani di Trani, Andria, Barletta, Bisceglie, Molfetta, Corato, Ruvo, Canosa e Minervino, ereditando l’incarico dall’avvocato molfettese Tiziana Carabellese. Lo affiancherà il nuovo direttivo composto da: Enzo Povia, Rosangela Tricarico, Maria Teresa Solofrizzo, Francesca Pistillo, Vittorio Belgiovine e Michela Croce.

Le elezioni si sono svolte nella prestigiosa sede della Biblioteca storica dell’Ordine Avvocati Trani, alla presenza del candidato presidente nazionale avv. Antonio De Angelis. Subito dopo l’avvenuta proclamazione Riccardo Giorgino ha voluto sottolineare: «Le associazioni professionali sono di fondamentale importanza soprattutto in un momento come questo in cui sembra prevalere a livello globale la società della disinformazione».

«Il mutato scenario internazionale e nazionale – ha spiegato Riccardo Giorgino – ci obbliga a riflettere su quale sarà il nostro futuro di professionisti. È urgente potenziare la formazione e la specializzazione se vogliamo che i nostri redditi aumentino, se intendiamo contrastare il divario di genere e quello territoriale e se vogliamo implementare la percezione del servizio giustizia. La nostra generazione – ha proseguito il neo-presidente Aiga- deve spiccare il volo e deve farlo superando l’individualismo della nostra professione. Gli avvocati sono un presidio insostituibile per la tutela dei diritti dei cittadini. L’algoritmo non ci rottamerà se continueremo a metterci testa e cuore».