Una determina a firma del dirigente tecnico dell’ARO BT2, Ing. Antonio Di Bari, sancisce la proroga da parte della stazione appaltante del contratto sottoscritto con la RTI Sangalli/Ecolife per il servizio di raccolta e trasporto rifiuti urbani e altri servizi complementari nelle Città di Andria e Canosa. Un rinnovo che arriva, da parte dell’ARO BT2, solo per un mese e cioè sino a fine settembre essendo in scadenza proprio ad agosto l’appalto complessivo di nove anni. Un rinnovo che potrebbe anche esser l’ultimo da parte dell’Ambito di Raccolta Ottimale BT2 visto che l’ente di raccordo per la gestione dei rifiuti è stato commissariato e dovrebbe sparire dal 1 ottobre come tutti gli altri presenti in Puglia.

La gestione dei rifiuti, infatti, passa attraverso l’AGER, l’agenzia regionale deputata a questo che sta, con non poca difficoltà, portando a termine tutta la burocrazia relativa alla gara cosiddetta ponte che porterà ad un nuovo appalto solo per due anni per le città di Canosa ed Andria in attesa di un’altra gara decisamente più lunga. Il rinnovo per il mese di settembre prevede, come al solito, una spesa complessiva di un milione e duecento mila euro per le due città. Una ulteriore rivoluzione per la gestione dei rifiuti pugliesi che, tuttavia, è ancora in fase embrionale con un piano in approvazione da diverso tempo ed ancora grandi difficoltà impiantistiche che non consentono una completa chiusura del ciclo di recupero dei rifiuti. La nuova gara per Andria e Canosa resta un appuntamento importante per le due comunità che attendono decise migliorie nel servizio dopo una sperimentazione durata nove anni del servizio porta a porta che, in futuro, andrà ulteriormente implementato e migliorato per consentire di superare tutte le criticità verificatesi nel tempo.

Particolare attenzione andrà posta sia sulla qualità della raccolta differenziata ma anche e soprattutto sul miglioramento dei servizi di pulizia e spazzamento delle strade. Insomma tanto da fare, anche se il ritardo accumulato per l’avvio di una nuova gara, sottolineato anche nella determina dell’ARO BT2 rispetto alla gestione commissariale troppo spesso silente alle sollecitazioni della struttura d’ambito, appare in discrasia con l’impellenza di un appalto che vada proprio a migliorare un servizio di primaria esigenza su cui si è detto e ridetto praticamente tutto.