La piattaforma per il rinnovo del contratto delle guardie campestri di Bari e Bat è stata inviata ai vertici della Federazione il 25 settembre scorso da Flai, Fai e Uila delle due province. Il contratto, lo ricordiamo, è fermo da quasi 6 anni. In un incontro in Prefettura la Federazione si è impegnata a convocare entro il 31 ottobre la triade, invito che è in realtà arrivato per il 20 novembre ma che è stato annullato nelle scorse ore a causa delle dimissioni del Presidente. Nell’attesa che il direttivo nomini il sostituto, Flai, Fai e Uila ritengono doveroso ricordare alla Federazione che la trattazione del rinnovo del contratto delle guardie campestri deve avvenire esclusivamente con le OO.SS. che hanno partecipato all’incontro del 17 settembre scorso davanti al Vice Prefetto di Bari, dott.ssa Cinzia Carrieri, in quanto firmatarie della piattaforma per il rinnovo dello stesso.

«Non si comprende perché ora al tavolo del 20 novembre siano state inviate a partecipare altre sigle sindacali. Giusto per fare chiarezza, vale la pena di ricordare che correva il 4 agosto 2011 quando Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di Bari e della Bat sottoscrivevano il rinnovo del Contratto collettivo di lavoro per i dipendenti dei consorzi di vigilanza campestre delle due province con validità triennale. Un CCL che ha una storia che affonda le radici nel passato, nato dalla necessità di dare un unico contratto di lavoro in un territorio prima solo Bari e dal 2010, con la nascita della sesta provincia pugliese, anche Bat. Questo territorio aveva, e continua ad avere, necessità di una guardiania campestre per la presenza di una micro-criminalità diffusa nelle campagne – chiariscono i segretari generali di Flai Cgil Bari, Anna Lepore, Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti, Fai Cisl Bari-Bat, Pasquale Fiore e Uila Bari-Bat, Pietro Buongiorno. Della convinzione che al tavolo debbano sedere esclusivamente i rappresentanti della triade, è stata informata anche la Prefettura di Bari in una lettera per conoscenza alla Federazione».

«La nostra rivendicazione è frutto della storia e degli anni di battaglia per il riconoscimento dei diritti delle guardie campestri e per il rinnovo del contratto. Obiettivi che abbiamo tentato di perseguire con una miriade di iniziative sindacali, ampiamente documentate da atti ufficiali, messe in campo da Flai, Fai e Uila. Non certo da altri di cui oggi non si comprende la convocazione ai tavoli delle trattative. Convinti in un dietrofront significativo, attendiamo il tavolo per il rinnovo auspicando che possa tenersi al più presto – concludono Lepore, Riglietti, Fiore e Buongiorno».