«La situazione che è stata rappresentata dal procuratore, dal sindaco e dalle forze di polizia, è di impegno di una squadra Stato su tante tematiche, che hanno dato risultati notevoli: è diminuito il tasso di criminalità, la Puglia è al decimo posto, la città metropolitana di Bari (nei primi mesi del 2019, ndr) ha un -13,9% rispetto allo stesso periodo del 2018». Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, partecipando nella Prefettura di Bari al Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza al termine del quale è stato sottoscritto il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana e per la promozione e attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata”.

Lamorgese ha spiegato che il patto sottoscritto oggi si inserisce «nella cornice della sicurezza percepita, perché è quello che ci dice come organizzare, come dare un segnale concreto al cittadino, con sistemi di migliore collocazione delle videosorveglianze».

A Bari, delle 500 telecamere previste, 200 sono già attive e altre 300 in via di collocazione e attivazione. «In questo patto per la sicurezza – ha aggiunto la ministra – vengono affrontati non soltanto il problema delle videosorveglianze ma anche quello della movida, di rendere i territori più seguiti perché i cittadini vogliono vedere le forze di polizia in campo, vogliono vedere le divise. Con il capo della Polizia abbiamo previsto che nel prossimo anno ci sarà un leggero incremento di forze di polizia perché ci sarà una rimodulazione. Attualmente Bari ha anche la questura di Barletta, Andria e Trani, invece il prossimo anno sarà costituita quella Questura».

«Bari – ha concluso la ministra Lamorgese – ha avuto negli anni un miglioramento assoluto della sicurezza della città. Il turismo si è ormai affermato, ci sono stati e ci saranno anche l’anno prossimo eventi importanti. Bari si sta sempre più affermando con una città del Sud che può dare tanto alla collettività e quindi di cui l’Italia ha bisogno».