«Il Coronavirus ha imposto agli uffici pubblici tempi e ritmi di lavoro totalmente rallentati – alcuni restano aperti con personale ridotto al minimo per evitare i contagi – chi invece procede al solito ritmo sono le scadenze delle procedure amministrative previste per legge.
Per l’esperienza da ex sindaco per 10 anni, ex vicepresidente ANCI Puglia e per quella anche di attuale consigliere comunale, so che in molti Comuni gli uffici che si occupano di Urbanistica ed Edilizia sono completamente in tilt e inondati di richieste di chiarimenti e procedimenti on line ai quali non si riesce a dare risposta, proprio perché molti professionisti (ingegneri e geometri) stanno comunicando via mail… E cosa succedere se, per esempio, per un’ordinanza di sequestro scadono i termini per impugnarla? E cosa succede per tutte quelle osservazioni alle pratiche in approvazione che non vengono date nei tempi stabiliti ante-coronavirus?». Interviene così, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, con un appello al presidente nazionale Anci, al ministro Boccia e ai parlamentari pugliesi.

«Né nell’ultimo Decreto, né in quelli precedenti, vengono prese misure in tal senso – al contrario è avvenuto per udienze giudiziarie o altri servizi – di qui il mio appello come consigliere regionale, ma anche e soprattutto come attento amministratore del territorio, al presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, e ai parlamentari pugliesi a cominciare dal ministro alle Regioni, Francesco Boccia, perché si facciano portatori nei confronti del Governo nazionale della necessità di una sospensione ai tempi delle procedure amministrative. Non vorrei che dopo che tutto questo sarà passato le MACERIE da raccogliere nella nostra Puglia sia di più di quelle che oggi abbiamo preventivato».