Chiudere i supermercati nella domenica delle Palme, a Pasqua e Pasquetta. E’ la richiesta presentata, tramite una lettera, da Fisascat Cisl di Bari e Ust Cisl Bari Bat rivolta al Sindaco di Bari, Antonio Decaro, e al Presidente della Provincia Bat Bernardo Lodispoto.

«Spett.li Istituzioni,
considerata la grave emergenza da contagio Covid-19 che sta colpendo duramente le
nostre collettività dal punto di vista sanitario ed economico, con alcuni settori operativi e
relativi dipendenti che stanno lavorando, anche a rischio di massimo contagio, pur di
salvare vite umane, quando parliamo di ospedali e strutture sociosanitarie, ma anche
quando parliamo di filiera alimentare e relativa distribuzione commerciale, spesso con turni
massacranti, non appaia inopportuna una nostra segnalazione che ci viene riferita dagli
addetti alla distribuzione commerciale che alcune aziende della distribuzione presenti nel
territorio delle province di Bari e Bat, appartenenti ai gruppi Maiora, Tato’ Paride e
Megamark pare stiano valutando di ampliare la fascia oraria di servizio al pubblico
estendendo la chiusura dalle attuali ore 19 alle ore 20.

Ci viene segnalato, altresì, che le suddette aziende stiano prevedendo l’apertura
domenicale in occasione della giornata del 5 aprile e delle due giornate festive di Pasqua
e Lunedì dell’Angelo, contrariamente ad altri grandi operatori commerciali che hanno
regolarmente previsto la chiusura in queste particolari giornate, dove sarebbe
esponenziale il rischio di assembramenti e relativo rischio di contagio.

Riteniamo che tali giornate siano da considerarsi per i lavoratori quali recupero delle
energie psicofisiche in un periodo in cui sono messi tutti a dura prova per il cosiddetto
“assalto” ai supermercati non da ultimo, per tutelare la salute degli stessi. Riteniamo assolutamente coerente con le finalità che si stanno perseguendo per tutelare
la salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, che in occasione della chiusura delle attività
commerciali in dette giornate le aziende in questione debbano provvedere alla
sanificazione degli ambienti. Tale adempimento periodicamente sarebbe previsto in
ottemperanza al Protocollo sottoscritto in data 14 marzo u.s. tra Governo e Parti sociali.
Chiediamo, pertanto, che le Istituzioni tutte condividano questo percorso
inderogabile volto a garantire il giusto riposo dei lavoratori e delle lavoratrici del settore
nonché il rispetto di tutti i Dpcm emanati in questi ultimi giorni così come il summenzionato
protocollo che, mira non solo ad evitare assembramenti ma anche a garantire condizioni
che tutelino la salute e la sicurezza di centinaia di lavoratori e lavoratrici addetti nei settori
del terziario – commercio – dettaglio di generi alimentari, al fine di contrastare la diffusione
del contagio da covid-19.

Ci preme sottolineare che non è solo necessario mettere a disposizione dei lavoratori quotidianamente ogni dispositivo di sicurezza ma è altrettanto necessario non
sovraccaricare di attività i medesimi lavoratori che sono messi in crisi da un aggravio di
attività e quindi da una accresciuta esposizione a rischio contagio. Così come in materia di igiene e sicurezza, al fine della salvaguardia della persona umana e della sua integrità psicofisica, come principio assoluto incondizionato, è opportuno garantire alle stesse maestranze condizioni ambientali e di lavoro sicuro e salubre, motivo per il quale vi invitiamo ad una moral suasion nei confronti di queste strutture commerciali per una chiusura delle attività nelle predette giornate affinché si possa provvedere alla
sanificazione degli ambienti onde evitare un rischio per i lavoratori e le lavoratrici che
quotidianamente sono nei loro posti di lavoro impegnati a garantire la propria attività e per
la stessa clientela che numerosa nei giorni feriali si reca nei locali delle suddette strutture.
Al fine quindi di proteggere i lavoratori e le loro famiglie e la tutta la collettività
invitiamo le parti destinatari della presente missiva ad adottare ogni iniziativa utile per
sensibilizzare ogni struttura commerciale ad evitare pericolose estensione di orari di
apertura commerciale e di giornate domenicali perché i lavoratori e le lavoratrici del
commercio possano vivere questo loro grande sforzo operativo con una sana dose di
eroismo e di attaccamento al lavoro per i benefici che si stanno trasferendo sul
sostentamento della popolazione ma evitando forme di impiego che potrebbero mettere a
repentaglio la loro vita o danneggiare irrimediabilmente il loro equilibrio psicofisico e delle
loro famiglie.

Certi di un vostro puntuale intervento, porgiamo cordiali saluti».