Mancavano solo San Ferdinando e Minervino Murge: ma ora anche i due piccoli comuni della BAT si aggiungono alla lista dei comuni che hanno registrato dei casi di positività a Covid-19. Dopo lo 0 rimediato nel bollettino regionale di ieri, infatti, oggi c’è un +9 nella sesta provincia pugliese che fa salire i casi totali della BAT a 138. Nel report regionale c’è anche un decesso nella BAT che potrebbe esser attribuito alla donna di 73 anni di Andria che ieri mattina è deceduta nel reparto Covid-19 dell’Ospedale “Miulli” di Acquaviva.

In provincia resta però altissima l’attenzione sia nelle strutture ospedaliere che nelle case di riposo dove ora si è spostato il focolaio principale dei contagi. Notizia di questa sera è la positività, non conteggiata nel bollettino regionale, di un medico in servizio presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Bonomo” di Andria. Reparto solo temporaneamente chiuso per permettere rapidamente una sanificazione degli ambienti e l’effettuazione di tutti i tamponi al personale sanitario prima di riaprire il Pronto Soccorso. Una notizia che stride con un trend piuttosto positivo negli ultimi tre giorni nella città federiciana che sia nel “Bonomo” che in altri possibili focolai, non aveva fatto registrare nuove positività al Covid-19.

A Minervino, invece, i due primi contagi in città sono stati registrati all’interno di una struttura per anziani con la comunicazione ufficiale arrivata nella serata di ieri anche attraverso le parole del Sindaco Lalla Mancini. A San Ferdinando, invece, il primo contagio è quello di un cittadino già ricoverato sin dai primi giorni di marzo a Foggia prima per un intervento al “Riuniti” e poi per la riabilitazione al “Don Uva” nella capitanata. L’uomo potrebbe aver contratto il virus proprio in una di queste due strutture e non avrebbe rapporti diretti con la città da ormai un mese.

A preoccupare in provincia è la situazione di Canosa però dove i contagi sono balzati di molto verso l’alto facendo scavallare la città nella fascia che i dati dell’ARESS Puglia attribuiscono tra i 21 ed i 50 casi. Almeno otto nel complesso negli ultimi giorni le positività in città dove si attendeva l’esito di circa 70 tamponi. In quarantena e monitorata costantemente la RSSA San Giuseppe che però potrebbe non essere l’unica casa di riposo con casi di positività al suo interno.

Altra impennata preoccupante è quella della Città di Bisceglie che esattamente come Canosa entra nella nuova fascia dunque con almeno 21 casi rispetto ai 18 registrati ieri. Un aumento determinato dall’aggravarsi della situazione al Polo Sanitario “Don Uva” dove diversi operatori e pazienti sono risultati positivi al covid 19. L’emergenza scattata all’ex Casa Divina Provvidenza non ha coinvolto solo cittadini biscegliesi: due operatori sono di Trani ed uno di Margherita di Savoia. E proprio nella città della Saline i casi di coronavirus nelle ultime ore sono saliti a quattro. Anche qui si tratta di un uomo anziano ricoverato sempre a Foggia per un intervento.

Aumenta, intanto, il numero delle persone guarite dal coronavirus: ad Andria si registra la completa guarigione della donna 59enne, moglie del “paziente 1”, che dopo 20 giorni di cure nel nosocomio biscegliese è risultata negativizzata ed ha potuto riabbracciare il marito e tutta la sua famiglia.