Di seguito la dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, dopo la visita del Ministro agli Affari Regionali, On. Francesco Boccia.

«Sono francamente deluso e amareggiato per il comportamento del ministro Francesco Boccia. Quello che è avvenuto ieri nella BAT è davvero sconfortante sotto il profilo istituzionale e, in tal senso, di mancata collaborazione. Ma veniamo ai fatti: ieri mattina, dopo aver appreso della riunione in Prefettura fra il ministro Boccia e i sindaci su come affrontare nella BAT l’emergenza Covid (ospedale da campo compreso) , e dopo essermi meravigliato del mancato invito ai consiglieri regionali, ho comunque pensato di sollecitare il Ministero agli Affari regionali e la Prefettura perché si attivassero per garantire la presenza di tutti coloro che rappresentano il territorio. Si badi, non ho cercato un invito personale, ma a nome di tutti i consiglieri regionali. Ma nulla, nessuna risposta!

E allora mi chiedo: perché il ministro Boccia non ha voluto che i consiglieri regionali partecipassero a un incontro così importante? Eppure gran parte delle competenze degli argomenti affrontati sono regionali. E’ vero in questi mesi (dalla prima ondata Covid) il duo Emiliano-Lopalco ha preferito decidere sempre da solo, ignorando non solo l’opposizione, ma spesso anche la maggioranza. Ma mi auguravo che il ministro Boccia avesse un profilo istituzionale più alto e si comportasse in maniera diversa, nell’interesse del territorio: perché sentire la nostra voce avrebbe dato un contributo maggiore al confronto, perché noi consiglieri regionali rappresentiamo migliaia di cittadini della Bat. Siamo scelti da quest’ultimi che scrivono il nostro nome sulla scheda elettorale. Non siamo calati dall’alto e non copriamo ruoli senza neppure un voto!

Il non voler i consiglieri regionali al tavolo della Prefettura è perciò sospetto: non vorrei che quella che è andata in scena ieri fosse stata una sorta di rappresentazione teatrale per dare visibilità (a mo’ di passerella) al ministro Boccia in occasione dell’apertura dell’ospedale da campo a Barletta! Perché in questo caso proprio quell’apertura non può essere sventolata come fosse un successo, perché l’ospedale da campo è il simbolo del fallimento della Sanità nella BAT. Se fossi stato presente avrei chiesto al ministro di impegnarsi nell’aumento reale di posti letto non sotto le tende, ma in strutture ospedaliere chiuse negli anni scorsi, penso a quelle di Spinazzola, Minervino, Canosa e Trani.

Ecco perché sono deluso, perché quella di ieri poteva essere un’occasione seria di confronto e invece è stata solo una brutta pagina politica».