Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato nella serata di ieri il decreto legge con misure anti-covid approvate dal consiglio dei ministri di lunedì notte.

Giovedì 7 e venerdì 8 gennaio tutte le regioni italiane tornano in zona gialla, ma con divieto di spostamento tra regioni, salvo i consueti casi previsti. Ci si potrà muovere all’interno della propria regione. Coprifuoco sempre dalle 22 alle 5 del giorno dopo. Bar e ristoranti potranno riaprire in quei due giorni fino alle ore 18, poi solo asporto fino alle 22 e consegna a casa. Negozi aperti fino alle 20, via libera anche ai centri commerciali.

Sabato 9 e domenica 10 gennaio l’Italia tornerà zona arancione, e si prevede che sia così per tutto gennaio, ogni weekend. Vietato muoversi da regione e da comune, tranne le consuete eccezioni anche per centri con meno di 5 mila abitanti (in un raggio di 30 chilometri), sempre con autocertificazione. Bar e ristoranti aperti, ma solo per asporto (fino alle 22) e consegna a domicilio. Negozi aperti, centri commerciali chiusi. Libertà di movimento all’interno dei propri Comuni senza autocertificazione.

Fino a domenica 10 gennaio, dunque, varranno le stesse regole per tutta Italia, seppur diverse giorno per giorno, mentre da lunedì 11 si ritornerà alle zone di colore, che cambieranno in ogni regione dopo il nuovo monitoraggio. Bisognerà quindi aspettare venerdì prossimo 8 gennaio per conoscere le decisioni del ministro della Salute Roberto Speranza in base ai dati del contagio che attribuiranno i colori alle regioni (rosso, arancione e giallo).

I parametri di valutazione cambieranno in senso più restrittivo: per passare da giallo ad arancione ci vorrà un indice di contagio Rt di 1 (prima era 1,25) e per la zona rossa Rt a 1,25 e non più a 1,50.

Da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio si entra in una fase al momento senza certezze, dipenderà dalla divisione in fasce di colore. Saranno in ogni caso vietati gli spostamenti tra regioni, anche gialle. Nelle zone rosse la deroga agli spostamenti per due persone per andare a trovare amici o familiari è limitata al comune e non più alla regione come nelle feste di Natale. In generale per la seconda metà di gennaio si valuteranno i dati del contagio per le restrizioni. Nei prossimi giorni il Consiglio dei Ministri si riunirà per decidere a tal proposito. Sarà confermato, a meno di ulteriori sviluppi, l’orientamento per fasce di colore sino al 31 gennaio, giorno in cui scadrà lo stato d’emergenza che con tutta probabilità sarà prorogato fino al 31 luglio, ovvero di 6 mesi.

Oggi, mercoledì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, ancora zona rossa con divieto di spostamento se non per motivi di necessità, salute e lavoro, per ricongiungimenti familiari o per fare visita ad amici o parenti una sola volta al giorno, con autocertificazione.