“L’apparenza non tragga in inganno perché la realtà è ben diversa”. E’ con questa frase decisamente sibillina che il Presidente dell’Impresa Sangalli, l’ex Procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, ha voluto spiegare quanto sta accadendo in Puglia per due appalti importanti per la gestione dei rifiuti. Due gare cosiddette ponte da 24 mesi sia per la Città di Andria che il Comune di Canosa in cui la Sangalli è presente ormai da 11 anni. Ad Andria l’azienda con sede a Monza è arrivata prima in graduatoria nella gara bandita dall’AGER ma, dopo l’assegnazione provvisoria, pochi giorni fa, è arrivata la decisione del Responsabile Unico del Procedimento dell’Agenzia Regionale per i Rifiuti, il Dott. Grandaliano, di approvare un verbale di verifica di congruità dell’offerta economica giudicata “anomala” dopo il ribasso di circa l’11% sull’offerta base. Una decisione dell’AGER che non è assolutamente piaciuta alla Sangalli che assicura non chiuderà qui la vicenda ed anzi, il numero uno della Sangalli, è giunto nella sesta provincia pugliese proprio per tranquillizzare tutti.

Si andrà, dunque, avanti con questa vicenda però nelle aule di Tribunale. La Sangalli presenterà ricorso ed anzi, nei prossimi giorni, procederà ad un altro ricorso questa volta per l’appalto di Canosa di Puglia in cui l’azienda lombarda è arrivata seconda alle spalle della Teknoservice una ditta piemontese. Anche qui però la Sangalli vuole vederci chiaro.

Al momento non ci sono stati incontri istituzionali ma la sensazione è che la battaglia per questo appalto sia solo all’inizio anche perché, come ci spiegano dalla Sangalli, si era già pronti ad affrontare eventuali battaglie legali.

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