Le prime avvisaglie che più di un meccanismo andasse oleato si erano avute prima con il Senise e poi al cospetto del Torremaggiore: se è vero quanto è vero che due indizi siano una coincidenza, risulta allo stesso tempo veritiero come tre indizi facciano invece una prova. Così, sull’onda della scarsa attenzione soprattutto in fase difensiva dimostrata già in più di una circostanza, nella 6a giornata del campionato Nazionale di Serie B di calcio a 5 la Playled Canosa, seppur vittoriosa al fischio finale per 4-5 in casa del Città di Potenza, ha fornito la prova più lampante di come l’autolesionismo sia ormai all’ordine del giorno. La compagine rossoblù, dall’indubbio alto potenziale tecnico, dopo essersi portata sullo 0-4 ad inizio ripresa rischia di buttarsi via da sola complice amnesie difensive al limite del normale che sarebbero potute costare molto più caro. Infatti, dopo aver condotto con tranquillità gran parte della contesa, negli ultimi sei minuti di gioco i ragazzi di mister Lodispoto appaiono spenti, sottotono, imprecisi, irriconoscibili. I potentini ci credono e riescono con apparente facilità a riportarsi sotto nel risultato costringendo il sodalizio del presidente Lamonaca ad una infinita sofferenza finale. Se negli scorsi incontri erano stati gli ofantini a rendersi protagonisti di rimonte, in quel di Potenza i ruoli sembravano essersi invertiti al cospetto di una compagine, quella lucana, penultima in classifica con appena un punto conquistato. Il primato in classifica con 18 punti e la sesta vittoria consecutiva non possono nascondere il rumoroso campanello d’allarme in casa rossoblù: del resto, se si vuole essere all’altezza dell’obiettivo prefissato ad inizio stagione, in virtù di un’Itria e di un Torremaggiore che continuano a vincere e convincere, la musica deve per forza di cose cambiare prima che sia troppo tardi. Maturità e lucidità, se si vuole crescere come squadra, dovrebbero iniziare a caratterizzare maggiormente le prestazioni dei canosini ma allo stato attuale dei fatti i passi in avanti da compiere appaiono ancora numerosi.

Lo start five scelto da mister Lodispoto è composto da Vallarelli, Marcelinho, Josè David, Paiva ed Heredia. Risponde mister Santarcangelo con De Brasi, Claps, Goldoni, Vega e Avallone. Fin dalle prime battute la Playled Canosa cerca di premere sull’acceleratore e dopo appena due minuti si porta in vantaggio con Marcelinho che complice l’estremo difensore di casa mal posizionato, riesce a beffarlo con un delizioso pallonetto direttamente da casa sua per lo 0-1. I ragazzi di mister Lodispoto attaccano a più riprese e De Brasi è infatti costretto agli straordinari prima su Heredia e poi sul doppio tentativo di Josè David. I padroni di casa non riescono a rendersi pericolosi e così, direttamente sugli sviluppi di angolo, i rossoblù raddoppiano ancora con Marcelinho abile nel deviare sotto porta la conclusione a rete di Paiva per lo 0-2. Metabolizzate le due reti subite, il Città di Potenza cerca di rimettersi in carreggiata con Goldoni e  Lorpino trovando però sulla loro strada un provvidenziale Vallarelli i cui interventi mandano di fatto le squadre al riposo.

Ad aprire le danze della ripresa è ancora una volta la Playled Canosa grazie al tap-in di Paiva che su assist di Josè David insacca per lo 0-3. L’asso brasiliano appare più ispirato del solito ed è infatti quest’ultimo, con un filtrante, ad innescare Heredia il quale dopo aver messo a sedere l’estremo difensore di casa deposita in rete lo 0-4. Il match sembra scorrere sembra grossi patemi fino a quando Claps con un tiro dal limite trova una deviazione fortunata che spiazza Vallarelli per l’1-4. Mister Santarcangelo decide così di giocarsi la carta del quinto di movimento ma è Iodice, a porta vuota, a portare i suoi sull’1-5. Partita finita? Decisamente no, perchè i titoli di coda non vogliono proprio scorrere tant’è che Lorpino su punizione accorcia nuovamente sul 2-5. I rossoblù sembrano essere assenti dal rettangolo di gioco: nel giro di un minuto i padroni di casa prima sfiorano il 3-5 con il palo di Lorpino e poi lo trovano grazie alla marcatura di Goldoni che trasforma perfettamente un tiro libero. Il quintetto ospite non sembra essere in grado di controllare: mister Lodispoto allo scopo di un maggior controllo della sfera decide di schierare il quinto di movimento ma dopo neanche venti secondi ecco arrivare la rete del clamoroso 4-5 di Telesia che infiamma il “Palapergola” di Potenza costringendo capitan D’Elisa a soci a tre minuti finali di sofferenza che quest’ultimi però riescono a gestire fino al triplice fischio. La Playled Canosa scherza con il fuoco, lo fa con presunzione rischiando di gettare al vento tre punti ormai in cassaforte. Sicuramente, quanto successo in terra lucana, servirà di lezione in vista del proseguo, a partire dal prossimo incontro casalingo contro l’attuale quarta forza del campionato cadetto, il Castellana. Urge un immediato cambio di rotta dal punto di vista delle prestazioni: relativamente alla classifica, alle spalle dei canosini l’Itria continua ad incanalare vittorie e prestazioni solide difensivamente parlando visto l’1-5 rifilato al Mirto C5 che fa dei cistranesi la miglior difesa del raggruppamento con appena sei reti subite. «Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare», diceva Winston Churchill, ex primo ministro britannico. Playled Canosa, attenzione: errare è umano, perseverare è diabolico.