«Niente da fare: i Fratelli d’Italia proprio non riescono, se non proprio a gioire, almeno ad essere soddisfatti di provvedimenti dell’Amministrazione Comunale che vanno nella direzione di aiutare i cittadini specie le fasce più deboli della popolazione.
Questa volta il provvedimento mal digerito è il rimborso della Tari ai cittadini che hanno subito delle difficoltà economiche a seguito della pandemia per un importo complessivo di € 567.364,66». A scriverlo in una nota è la segreteria cittadina del Movimento 5 Stelle di Canosa Di Puglia.

«Attaccano l’Amministrazione e il sindaco per meriti non propri poiché le risorse arrivano direttamente dal governo ed in particolare sono state finanziate dal Ministero dell’Interno e dell’Economia nell’ambito del “Decreto Sostegni Bis”, proprio quel governo che Meloni & co. dicono di combattere. Tale affermazione – proseguono dal partito – sembra possa fare il paio con la famosissima scoperta dell’acqua calda che, visto il precedente, oggi potremmo attribuire come scoperta ai fratelli canosini. Già perché è notorio che il Comune di Canosa, al pari di altri enti locali, non possiede una zecca al fine di coniare moneta propria: pertanto, ogni singolo centesimo arriva direttamente al Comune dallo Stato a volte tramite la Regione Puglia. Quindi, anche gli scandalosissimi stipendi dei consiglieri della Regione Puglia di quasi 15.000 euro e il recentissimo Tfr retroattivo di cui i nostri “fratelli” non hanno proferito parola, arrivano dallo Stato e quindi dalle nostre tasse. Spetta poi alle amministrazioni locali, questa volta il comune, di decidere le modalità di distribuzione delle risorse: è proprio vero, il sazio non crede a chi è a digiuno.
Si consideri inoltre che nello stesso comunicato del sindaco del 5 novembre, oltre che in tutti gli atti ufficiali, viene citata esplicitamente la fonte del finanziamento; bastava leggere con attenzione e non con faziosità il comunicato fino in fondo per rendersene conto. Nessun merito quindi cari ” fratelli” ma solo buona amministrazione: è evidente come i provvedimenti emanati da questa giunta, che vanno nella direzione di aiutare i cittadini in difficoltà siano presi di mira dal partito della Meloni, non perché li ritengono ingiusti, al contrario, proprio perché sono sacrosanti potrebbero creare un consenso dei cittadini verso l’Amministrazione e questo per i ” fratelli” canosini non va bene.
L’unico loro interesse – concludono dalla segreteria cittadina – sono i voti e per questo sono disposti a tutto, anche a criticare quei provvedimenti che distribuiscono somme ai soggetti deboli come in questo caso».