Saranno le Asl a gestire i pazienti positivi al coronavirus per i test di accertamento e per il provvedimento di avvenuta guarigione. Mentre i medici di famiglia si occuperanno – come prevede il decreto legge 229 del 2021 – dei positivi sintomatici e della richiesta di tampone di controllo per il provvedimento di guarigione. È quanto prevede il protocollo di intesa siglato oggi tra la Regione PUGLIA e i sindacati dei medici. Degli asintomatici che dovessero essere risultati positivi a test erogati dalle strutture autorizzate per il «provvedimento di isolamento, di appuntamento e del tampone di avvenuta guarigione anche ai fini del green pass» si occuperanno le Asl «con modalità e procedure automatizzate generate dalla piattaforma Iris», si legge nel documento apprezzato dall’intersindacale medici che «accoglie positivamente il protocollo d’intesa siglato nell’interesse della tutela medico-paziente e nella possibilità di garantire al medico di famiglia la funzione specifica di assistere e seguire clinicamente il proprio paziente». «Il tracciamento e le prenotazioni spetteranno come previsto alla parte competente del dipartimento di Igiene pubblica- evidenziano le sigle sindacali- Abbiamo sottoscritto il protocollo sicuri di poter garantire alle famiglie e al singolo cittadino pugliese la massima attenzione e la possibilità di essere assistito in maniera adeguata». «l medico di base prescrive una richiesta di diagnosi, non prenota i tamponi e segue clinicamente l’ammalato», ribadiscono le organizzazioni sindacali.