Nello sport, come nella vita, è proprio quando tutto non va che si cerca di reagire, di andare al di là di quelle che sono le proprie possibilità. Si lotta e si soffre perchè nulla è impossibile: limiti non ve ne sono, se non quelli mentali che alle volte ci si pone e una volta raggiunto un primo, parziale obiettivo in vista della prosecuzione di un più significativo traguardo è allora che mente e cuore si uniscono in un unicum facendo emergere la bontà del lavoro che si sta attuando. Ebbene, tutto calza a pennello della Playled Canosa che al cospetto della capolista schiacciasassi Itria si rende protagonista di una prestazione monumentale, difensivamente perfetta a tratti condannando la capolista Itria alla prima sconfitta stagionale per 5-3. Per i rossoblù del tecnico Lodispoto, alla luce del distacco di cinque punti in classifica, vincere era l’unico risultato possibile ed infatti, capitan Termine e soci non hanno assolutamente tradito le aspettative riscattando la brutta sconfitta di Bitonto e portandosi, al termine del girone d’andata, a due punti proprio dai giallorossi. Ad un primo tempo sostanzialmente perfetto sotto tutti i punti di vista terminato sul 3-0, nella ripresa gli ospiti si rifanno sotto sfruttando prima un errore in fase di impostazione di Josè David e poi la carta del quinto di movimento che frutta ben due reti per il 4-3. Nel finale ci pensa però un irreprensibile e maestoso Josè David con un tiro libero a fissare il risultato sul definitivo 5-3. Fra tutti, spiccano le ottime prestazioni dell’under Saulle fra i pali e dei pivot Isaias e D’Elisa decisivi con le loro giocate ai fini del risultato.

Il quintetto iniziale scelto da mister Lodispoto è composto da Saulle, Marcelinho, Paiva, Josè David ed Isaias. Risponde l’Itria con Felice, Bruno, Punzi, Ricci ed Araujo. La prima frazione di gioco è a totale appannaggio dei padroni di casa che fin dalle prime battute mettono subito le cose in chiaro grazie ad un ritrovato assetto difensivo e ad un pressing asfissiante che porterà poi Bruno e compagni a sbagliare in più di una circostanza ciò che per loro è ordinaria amministrazione. Se da una parte i canosini sono costretti a fare a meno di Iodice, Vallarelli e Castrogiovanni fra infortuni e squalifiche, altrettanto non si potrebbe dire dei cistranesi orfani di Fanelli e dell’estremo difensore Micoli ben rimpiazzato però dal giovane Felice che soprattutto nei primi venti minuti abbassa la saracinesca in più di una circostanza. La Playled Canosa, sospinta dal pubblico di casa, ci crede di più e passa in vantaggio grazie all’autorete di Ricci che chiude involontariamente la triangolazione fra Josè David e D’Elisa per l’1-0. L’Itria, che mai si era trovata in svantaggio da inizio campionato, reagisce e ci prova con due tentativi dal limite dell’area che però non impensieriscono Saulle. Ottimali risultano essere le trame offensive degli ofantini e fra gli altri ben si destreggia il portoghese Isaias, vera spina del fianco della difesa ospite che dopo aver ricevuto palla ed essersi destreggiato fra le maglie avversarie, lascia partire un preciso destro dal limite dell’area in buca d’angolo per il 2-0. Ma non finisce qui: Bruno e soci provano a reagire con possesso palla ed impostazione dal basso ma la maggior tenacia, grinta e caparbietà dei rossoblù non permette alla prima della classe di prendere in mano il controllo delle operazioni che a due minuti dal termine della prima frazione è costretta nuovamente a capitolare: errore di Ricci in fase di impostazione, recupero palla di D’Elisa e sfera che finisce in rete per il 3-0.

Il canovaccio della ripresa, conclusi i primi venti minuti, vedono un maggiore equilibrio con gli ospiti decisi ad invertire il trend. La Playled Canosa non subisce più di tanto ma è da un errore di Josè David in costruzione che nasce la rete del 3-1 siglata da Ricci. L’Itria però si rende nuovamente autolesionista regalando a Lupoli un comodo assist per Redivo che appostato a centro area insacca per il 4-1. L’incontro, fondamentale per il proseguo del campionato, vede tanto agonismo da ambedue le parti e così, a ben dieci minuti dal termine del match, i cistranesi si giocano la carta del quinto di movimento alla ricerca del clamoroso ribaltone. La qualità degli ospiti nel palleggio emerge e viene puntualmente premiata da Rosato che accorcia le distanze per il 4-2. A quattro giri di lancette dal termine della contesa è però una decisione arbitrale più che dubbia, e quindi l’espulsione di Marcelinho, a complicare le operazioni dei canosini che poco dopo subiscono il 4-3 siglato da Araujo che appostato sul secondo palo rimette i suoi in carreggiata. Il Canosa regge l’urto degli avversari ed un implacabile Isaias, nel finale, si guadagna un fallo che oltre a decretare l’espulsione dell’estremo difensore ospite, manda Josè David dal dischetto del tiro libero il quale realizza il definitivo 5-3.

Una reazione di cuore ed orgoglio frutto della forza del gruppo, della voglia di riscatto, di quantità, qualità e cinismo. La Playled Canosa torna al successo e lo fa condannando la schiacciasassi Itria al primo k.o stagionale che però, al termine del girone d’andata, comanda la classifica con 33 punti, a più due sui canosini che in semifinale di Coppa Italia, in programma il 9 febbraio fra le mura amiche del Palasport “M.Lagrasta”, se la vedranno contro il Torremaggiore. Per gli ofantini però non c’è un attimo di respiro perchè sabato saranno attesi da un’altra delicata trasferta in casa della matricola Palo del Colle, autentica rivelazione del campionato attualmente quarta in graduatoria. Insomma, il tour de force non è ancora terminato e complice il turno di riposo dell’Itria capolista, vincere diventa indispensabile. Playled Canosa, continuerà questo ballo da capogiro?