Passione, sacrificio, voglia di progredire, ambizione: sono queste le caratteristiche che ormai da più di un decennio contraddistinguono la Liberty Canosa, società calcistica presente sul territorio canosino dedita da sempre nella crescita dei giovani sia da un punto di vista sportivo che sociale. Educazione, rispetto ma anche i valori della famiglia risultano essere i valori portanti di un sodalizio in grado di creare un connubio meraviglioso con genitori e parenti che puntualmente, durante l’arco della stagione, accompagnano i propri figli dando vita così ad una vera e propria seconda famiglia. Non solo calcio quindi, ma anche tanto altro frutto del lavoro certosino di una dirigenza in grado di programmare a dovere non lasciando nulla al caso. A partire dal presidente Antonio Casamassima e proseguendo con il direttore sportivo Nicola Minervini, l’unico obiettivo diventa quello di far divertire e crescere i più piccoli con i sani valori della vita, accompagnandoli nella loro crescita fino ad immetterli, una volta esaurita la trafila dei settori giovanili, nel mondo del calcio vero e proprio fra categorie come Promozione ed Eccellenza. Affiliata ormai da sei anni alla Ssc Bari, la stagione sportiva della Liberty Canosa si avvia man mano verso la conclusione con l’epilogo che avrà luogo alla 5a edizione del Torneo Nazionale Mar Jonio a Scanzano Jonico dal 9 al 12 giugno. Quattro le categorie che vi parteciperanno quali Under 17(2005-2006), Under 15(2007-2008), Esordienti(2009-2010) e Primi Calci (2014-2015) senza dimenticare come sia dal 2016 che il collettivo canosino partecipa a questo tipo di tornei giovanili fra Abruzzo, Basilicata e Toscana. Giunti alla terza partecipazione al torneo Mar Jonio, nelle scorse edizioni il team del patron Casamassima è riuscita a classificarsi seconda con la categoria Esordienti e terza invece con i Giovanissimi confrontandosi anche con compagini provenienti da Campania, Calabria, Puglia, Molise, Lazio e Campania. «La nostra è una grande famiglia – spiega Casamassima – e come in tutte le grandi famiglie occorre affiatamento e condivisione di valori come rispetto ed etica morale affinchè il risultato prodotto possa essere ottimale. Il nostro impegno, ormai costante, continua senza sosta grazie anche ad una dirigenza unica che si spende in prima persona a favore di una maggiore crescita dei ragazzi. Spostare puntualmente un plotone di ragazzi, seguiti dalle loro famiglie, non è facile ma il nostro segreto è la passione che ci accomuna». A seguire da vicino e con tanta abnegazione le vicende prettamente societarie è il direttore sportivo Nicola Minervini che meglio di tutti, vista la sua esperienza, sa quanto impegno sia necessario in un progetto così duraturo come quello della Liberty Canosa.

1. Nicola, investire sui giovani, dando risalto al connubio fra sport e sociale, non è cosa da tutti i giorni. Quale il segreto della Liberty Canosa?

«Nessun segreto, solo tanto lavoro e tanta passione. Abbiamo uno staff composto da persone competenti che amano ciò che fanno e lo fanno straordinariamente bene. Il mio compito è quello di supervisionare il tutto, ma grazie allo spessore tecnico e morale di tutti i nostri collaboratori è molto più semplice. Quest’anno, tra le altre cose, abbiamo accolto tra le nostre fila Ivan, un ragazzo ucraino arrivato a Canosa a seguito dell’invasione russa. Abbiamo cercato di farlo sentire a casa, banalmente di farlo distrarre dalle terribili notizie che ogni giorno arrivavano alle nostre orecchie e ai nostri occhi. Per questo, dobbiamo ringraziare soprattutto i nostri ragazzi che l’hanno subito fatto sentire a casa. E per noi questo è motivo di grandissimo orgoglio».

2. Ormai da più di un decennio siete presenti sul territorio, il vostro impegno e sacrificio è andato man mano consolidandosi. Cosa vi spinge tuttora, nonostante le difficoltà nel fare sport nella nostra città, nell’inseguire e perseguire il vostro obiettivo ?

«L’amore per la nostra città, l’amore per i nostri ragazzi e ragazze, l’amore per lo sport. Crediamo fermamente che in un campo, nel nostro caso di calcio, si possano insegnare ai più giovani i valori del rispetto e dell’amicizia, il valore delle vittorie che vengono raggiunte anche grazie alle cocenti sconfitte. Vogliamo crescere sempre di più, vogliamo far crescere i nostri atleti e il nostro staff e possiamo dire che ci stiamo riuscendo».

3. Fondamentale anche l’apporto delle famiglie che domenica dopo domenica vi accompagnano in giro per il Sud Italia. È una seconda famiglia la vostra ?

«Sì, è una seconda famiglia a tutti gli effetti. Lo diciamo sempre ma non ci stancheremo mai di ripeterlo: senza i genitori che ci seguono e che ci affidano la crescita dei loro figli non saremmo nessuno. Per questo li ringraziamo ogni giorno di averci scelto e di rinnovarci la loro fiducia mese dopo mese, anno dopo anno».

4. Anche quest’anno, considerevoli risultano essere i risultati raggiunti dal vostro settore giovanile. Soddisfatto di quanto detto e fatto?

« Assolutamente sì. Certo, si può e si deve sempre fare meglio, ma i nostri ragazzi e i nostri tecnici hanno lasciato sul San Sabino e sui campi che ogni settimana hanno calcato tutto ciò che avevano. Quindi non abbiamo nulla da recriminare. L’anno prossimo saremo ancora più forti e ancora più pronti, forti dell’esperienza maturata quest’anno».

5. Nei prossimi giorni sarete protagonisti della 5a edizione del torneo Mar Jonio. Quale l’importanza di questa rassegna?

«Ha una duplice importanza: la prima, evidentemente, è il prestigio che una manifestazione di questo tipo si porta dietro; la seconda riguarda più l’aspetto ludico. Dopo un anno di sacrifici, di partite giocate sotto la pioggia, a volte sotto la neve, o sotto il sole cocente, stare tutti insieme, tecnici, dirigenza, genitori e ragazzi è meraviglioso e cementifica ancora di più il nostro straordinario gruppo. Andiamo in Basilicata vogliosi di fare bene e di chiudere in bellezza la stagione. Vediamo cosa accadrà».

6. Il suddetto torneo avrà una durata di quattro giorni, dal 9 al 12 giugno. Insomma, non facile organizzare e perseverare soprattutto se si considera la grande attenzione da prestare ai più piccoli. È una passione senza confini la vostra, concorda ?

«Sì, Dante diceva che era l’amore a muovere il sole e le altre stelle, nel nostro caso si tratta di passione. No, non è facile organizzare viaggi e manifestazioni di questo tipo, ma grazie alla professionalità dei nostri tecnici, sempre pronti a divincolarsi dai loro impegni lavorativi per seguire i nostri ragazzi, e grazie alla disponibilità dei genitori, tutto diventa estremamente più semplice».

7. Nel tempo avete “sfornato” parecchi ragazzi che poi hanno continuato la propria esperienza in prime squadre in giro per Promozione Eccellenza ed anche Serie D. È possibile quantificare la soddisfazione da questo punto di vista ? Ed ancora: quanto può continuare ad essere centrale la vostra affiliazione con la SSC Bari?

«Ovviamente, il nostro obiettivo è quello di far crescere atleti che poi possano spiccare il volo in società prestigiose, magari come il Bari. Per noi, l’affiliazione è fondamentale sia per l’apporto che il settore giovanile biancorosso non ci fa mai mancare nel corso della stagione, sia perché consente ai nostri atleti di misurarsi con i rispettivi pari età delle altre società affiliate. Abbiamo due ragazzi, Desiree e Nicolò, in questo momento, tesserati con il Bari e questo ci inorgoglisce e ci fa comprendere che il lavoro che ogni giorno svolgiamo sul campo è di assoluto livello».

8. Quale l’augurio che intende fare alla Liberty Canosa in vista della conclusione di stagione e della programmazione che vi vedrà protagonisti durante i mesi estivi?

«Divertimento. Lo diciamo sempre: i nostri atleti non hanno l’obbligo di vincere, ma di divertirsi. Alla loro età devono solo pensare a crescere e per farlo devono essere liberi da ogni tipo di pressione. Per quanto riguarda la programmazione della prossima stagione, stiamo lavorando per rendere questa società sempre più competitiva sotto tutti gli aspetti».

Se è vero quanto è vero che la stagione sportiva corrente è ormai agli sgoccioli, è anche vero come numerose siano state le rassegne a cui la Liberty Canosa ha preso parte nel corso di questi mesi. Si è partiti a novembre con la “FL Super Cup 2021” ad Avellino per poi proseguire con la prima edizione del torneo “San Nicola” a dicembre. Ed ancora: torneo “Città di Padre Pio”, “Granoro Cup”, tornei “Bari Generation” per ogni categoria senza dimenticare l’importanza dei tornei Figc autunnali e primaverili. Insomma, una vera e propria macchina da guerra, un esempio da seguire in lungo e in largo che non può che far bene al movimento locale e non solo per quella che è ormai, a tutti gli effetti, una meravigliosa realtà umana, sociale e sportiva.