Le lancette del tempo scorrono, la strada è sempre più impraticabile, il silenzio regna sovrano. Difficile se non impossibile avere notizie concrete sulle tempistiche di riapertura dell’arteria principale della Strada Provinciale 2 tra Andria e Montegrosso. Al momento non ci sono atti specifici da parte della Provincia BAT sul tema se non uno riguardante il piccolo tratto che resterà comunque cantiere dopo la borgata. C’è assoluto silenzio da parte dell’ente che, evidentemente, non ha ben compreso su quali strade complanari si è costretti a viaggiare ormai da anni. E, nel frattempo, da quella riunione in prefettura ad inizio aprile sono passati tre mesi di incertezze e di mancate comunicazioni. In quella riunione, davanti al Prefetto e con tutte le parti in causa presenti, si era stabilita la riapertura dell’asse centrale in tempi rapidi con la realizzazione della rotatoria temporanea per l’accesso a Montegrosso. Tempi che sembravano molto contingentati ma che, invece, sono diventati evidentemente biblici un po’ come il cantiere stesso. Si è partiti circa sei anni fa ormai per sistemare circa 9 chilometri di strada in aperta campagna e con poche interferenze.

Da marzo continuiamo a parlare di piccoli tasselli mancanti, tasselli che evidentemente non sono poi così piccoli. Ma nei fatti le immagini di questa mattina parlano da sole assieme ai continui incidenti segnalati sulle complanari: le buche sono diventate voragini, la pericolosità della percorrenza è a livelli altissimi, la frequentazione dell’arteria stradale è notevolmente aumentata anche in concomitanza con il periodo estivo e nel mezzo c’è una strada praticamente ultimata per il 90% del tracciato ma ancora chiusa. Le segnalazioni che riceviamo e che si presume riceva anche la Provincia BAT, sono all’ordine del giorno. Ma evidentemente questo conta poco per una burocrazia che s’ingrossa sempre più ragionando essenzialmente su risorse economiche, variazioni e responsabilità. C’è però una parola che a molti sfugge ed è sicurezza: questi lavori che alla comunità costeranno circa 28 milioni di euro prevedevano la necessità di mettere in sicurezza l’arteria stradale. Al momento e dopo sei anni di lavori la strada è decisamente più insicura e mette a rischio ogni ora, specialmente di notte, migliaia di pendolari e decine di aziende. Al silenzio speriamo possano seguire finalmente delle risposte concrete.