«Ricordo le migliaia di morti per Covid che dovevano insegnarci quanto fosse importante investire nella sanità pubblica, ricordo il Ministro Speranza a novembre del 2019 quando celebrava il modello di Sistema sanitario nazionale pubblico ed universalistico da difendere con il coltello tra i denti. Ricordo la promessa di investimenti nel settore della salute, di interventi per contrastare il fenomeno delle carenza di medici e per abbattere una precarietà fortemente presente soprattutto in alcune Regioni, ricordo la promessa di potenziare la medicina territoriale per non sovraccaricare i pronto soccorso e le corsie degli ospedali». A scriverlo in una nota è Enzo Princigalli, coordinatore della lista civica Movimento Schittulli.
«Ora tutta quella retorica dei buoni propositi si infrange – spiega Princigalli – davanti ad una condizione disastrosa della sanità anche in Puglia che impone il ridimensionamento dei servizi di emergenza-urgenza, dicono in via provvisoria mentre vediamo le immagini di pronto soccorso ridotti ad indegno bivacco di pazienti disperati affidati a personale sanitario chiamato ad un impegno eroico in strutture al collasso. Una revisione, dicono, imposta dalla carenza di personale medico ed emerge così in tutta la sua disastrosa evidenza l’inconcludenza, il pressappochismo, la improvvisazione, la mediocrità e perfino il cinismo di una classe politica che naviga a vista con una superficialità disarmante, senza la minima pianificazione e non si fa scrupoli neppure quando si tratta di proteggere la salute e la vita stessa delle persone spesso le più fragili come i nostri anziani. La politica locale, ad oggi latitante, si faccia ora interprete – conclude Princigalli – di questo grave disservizio chiedendo risposte adeguate ed urgenti»