Quando si nutrono sentimenti verso qualcosa o qualcuno, si cerca sempre di dare il massimo, di concentrare tutto se stessi affinchè il risultato possa essere soddisfacente o l’individuo in questione possa constatare quanto la persona di fronte a lui tenga alla sue vicissitudini. Sentimenti sì, gli stessi che gli abitanti del Borgo Antico di Canosa di Puglia provano per la propria città, per il proprio centro storico. Amore, spirito d’appartenenza, voglia di rivalsa affinchè la valorizzazione possa tornare a regnare sovrana e a sviluppare nuove forme di economia e crescita collettiva.

Con il passare del tempo, la zona Castello continua ad assumere sembianze diverse grazie al coraggio e alla forza di volontà dei propri residenti che hanno deciso individualmente di abbellirla e renderla maggiormente presentabile fra manutenzione e decoro urbano. A seguito di quanto fatto in occasione di “Tipicamente Canosa” in via Orazia, Piazza Tiberina e Salita Purgatorio, sono di pochi giorni fa alcuni nuovi scatti che coinvolgono questa volta anche via Libertà e via Boccaccio, ai piedi dell’antica Chiesa di Santa Lucia. Damigiane, piante in vaso, essenze floreali ma anche alcune piccole targhe orizzontali in legno che riportano antichi detti canosini che altro non sono che un vero e proprio tuffo nel passato.

La vera sfida, al di là dei connotati culturali, è anche civile allo scopo di combattere inciviltà e abbandono. La cittadinanza attiva può e deve essere una realtà sulla quale la città possa iniziare a contare: è la prima volta, del resto, che si assiste ad iniziative di questo genere nella zona più antica del paese. Immaginare un libero cittadino munirsi di paletta, scopa e secchio è qualcosa di unico e allo stesso tempo straordinario: di questo passo, rendere maggiormente presentabile il centro storico, non è poi così utopico.