
«Ho l’onore di essere stato indicato come candidato capolista alla Camera per Più Europa nel collegio Foggia – Bat. Quindi, il primo esponente del partito in questo territorio.
L’onore fa subito spazio alla responsabilità e poi ad un impegno straordinario». A scriverlo in una nota è Marco Silvestri, candidato alle prossime elezioni politiche del 25 settembre con “Più Europa”.
«Sono Marco, ho 32 anni, sono un bancario e non ho un orologio.
Sarà per questo che non ho mai misurato tutto il tempo che ho sempre dedicato alla politica. Politica è vita privata e pubblica, associazionismo, volontariato, stare tra la gente per provare a risolvere insieme i problemi di ognuno.
Non ho e mai avrò orari per tutto questo: le albe e i tramonti si rincorrono quando fai qualcosa che ami in modo così viscerale.
Ho accettato questa candidatura in un momento particolarmente drammatico per il nostro Paese. Basti pensare a famiglie e aziende che tolgono la domiciliazione bancaria delle utenze per esser sicuri di far fronte alla quotidianità o alle tensioni internazionali che, ci piaccia o no, bussano alle porte dei nostri confini, delle nostre economie, delle libertà su cui si basa il nostro sistema democratico. Europeismo e Atlantismo sono le strade da percorrere, quelle che da oltre mezzo secolo assicurano sicurezza e libera circolazione.
Ogni anno 134 mila persone muovono dal mezzogiorno verso il Nord e l’estero. Se continuiamo a finanziare con più risorse i territori dove si vive meglio e lasciamo le briciole a quelle province e regioni dove è necessario progettare sviluppo, questo divario diventerà un abisso. Serve invertire la rotta garantendo di più a chi più necessita.
Le questioni di genere ed equità salariale, le discriminazioni e le violenze nei confronti di chi è diverso, i diritti negati. Quello che ancora ci manca per essere un Paese capace di raccogliere la sfida di un Paese veramente civile.
Sento il peso di tutto questo – prosegue Silvestri – lo sento scuotermi nelle parole e negli sguardi delle persone che incontro ogni giorno. In fondo alla frustrazione, alla protesta, anche alla disperazione, colgo sempre un piccolo ma sfolgorante brillio di speranza che richiama a tutto l’impegno possibile per mettere le persone e i loro diritti al centro di tutto.
Un loro diritto è quello di conoscere me, il capolista che indirettamente voteranno qualora il 25 settembre decideranno di barrare il simbolo Più Europa con Emma Bonino.
Per questo, sul mio santino ci sarà il mio numero di telefono: è il mio numero personale, non ne ho altri, dopotutto.
Risponderò a tutti coloro che mi invieranno un messaggio, per pormi una questione ancora inascoltata, o solo per condividere una idea diversa di Paese.
Vi chiedo di scrivermi, ogni giorno, dalle 15.00 alle 20.00 poichè la mattina sarò a lavoro e non potrei dedicare a questa attività la giusta attenzione. Se vogliamo davvero che la gente si fidi di noi, iniziamo con il parlarci ogni volta che è necessario.
Perché la fiducia non è una promessa ma – conclude Silvestri – una costruzione impegnativa di risultati tangibili, per tutte e tutti».