«La centralità della Via Appia all’interno del tessuto storico ma anche di quello cultuale locale, regionale e nazionale è qualcosa da tempo noto ai più. Valorizzarlo e renderlo fiore all’occhiello del territorio può e deve essere traguardo da conseguire ed infatti, la firma del Protocollo d’Intesa avvenuto martedì presso le Terme di Diocleziano a Roma per la candidatura del sito a Patrimonio Unesco non può che essere una lieta notizia che ho accolto con estremo entusiasmo». A scriverlo in una nota è il Sindaco di Canosa di Puglia Vito Malcangio.

«Alla presenza dei Sindaci tutti i 73 Comuni coinvolti, la sottoscrizione di questo documento è solo il primo passo verso il raggiungimento di un obiettivo che darebbe a Canosa ancor più rilievo ed importanza visto il suo coinvolgimento nella proposta ma anche la possibilità di una maggior crescita sociale ed economica. L’ intensa giornata passata nella Capitale – continua il primo cittadino –  è stata motivo di dialogo e confronto con i primi cittadini delle città coinvolte ma anche opportunità di crescita individuale e collettiva che ci ha permesso, ancora una volta, di comprendere la ricchezza della nostra comunità che ho avuto l’onore di rappresentare. La Via Appia, che ricopre un tracciato di 900 km da Brindisi a Roma inclusa la variante traianea, è uno dei principali simboli del sistema viario romano ma anche crocevia di diverse e variegate culture. Ritenuta una delle più grandi opere di ingegneria civile, la proposta avanzata dal Ministero della Cultura vede coinvolte la Puglia, ma anche Basilicata, Lazio, Campania oltre che la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra presieduta da un nostro concittadino di cui siamo orgogliosamente fieri, vale a dire Mons. Lello Iacobone che durante la cerimonia, da canosino doc, ha posto l’accento sulle ricchezze culturali ed archeologiche a nostra disposizione dando grande lustro a Canosa alla presenza, fra gli altri, del Sottosegretario di Stato al MiC Giancarlo Mazzi e della consigliera regionale Grazia Di Bari. Il Ministero della Cultura, in un’ottica di conservazione e sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, ha inteso rafforzare l’offerta culturale ed è per questo motivo che, nel caso in cui l’Unesco dovesse dare esito positivo, avremo nelle nostre mani un ulteriore e potente strumento. Il 20 gennaio la candidatura sarà oggetto di valutazione del direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco per poi, successivamente, essere inviata a Parigi. Di certo, e non potrebbe essere altrimenti, occorre l’unire le forze e cooperare poiché – conclude il Sindaco Malcangio – solo in questo modo sarà possibile raggiungere obiettivi prestigiosi».