E’ da pochi giorni terminato il campionato di Eccellenza 22/23 e per tutti gli addetti ai lavori è oramai tempo di bilanci. Il Manfredonia, vincitrice del girone A, attende in finale play-off la vincente della semifinale fra Bisceglie e Corato, classificatesi rispettivamente seconda e terza ma al di là di quello che sarà il verdetto, a dover essere analizzata è la stagione del Canosa Calcio 1948 che possiamo definire alquanto convulsa viste le premesse di inizio stagione. La realtà parla di una squadra che ha terminato la propria regular season in nona posizione con 32 punti frutto di nove vittorie, cinque pareggi e dodici sconfitte con tanto di doppio cambio allenatore fra Olivieri prima e Zinfollino poi ritornato in sella dopo l’esonero maturato nella prima parte di stagione.

Nonostante i proclami della dirigenza che si era posta come obiettivo quello dei play-off, ad un buon girone d’andata si è contrapposto un non sufficiente girone di ritorno che ha portato i rossoblù ad essere scalzati dalle posizione d’elitè. Ad inizio stagione, in sella nelle vesti di direttore sportivo vi era Tommaso Faccilongo che a seguito dell’esonero di Zinfollino, poco tempo più tardi, decise anch’esso di lasciare il sodalizio del presidente Tedeschi per sposare la causa del San Severo.

«Il Canosa Calcio mi ha data la possibilità di rimettermi in gioco dopo un periodo di inattività dovuto a motivi personali – afferma il ds Tommaso Faccilongo -. Ringrazio la società per l’opportunità che mi è stata concessa, consapevole di aver dato il massimo nel solo ed esclusivo interesse della città. Il lavoro svolto da agosto a novembre sono dell’opinione che sia stato egregio e la classifica di allora era lì a testimoniarlo: assieme a mister Zinfollino, eravamo stati in grado di allestire una rosa di tutto rispetto in grado di giocarsela con tutti e di divertire la tifoseria. In seguito però, visioni diverse dell’operato fra cui l’affidamento del mercato invernale ad un ex calciatore, mi ha portato a riflettere e a decidere di lasciare per poi approdare al San Severo dove ho potuto portare qualcosa di mio aiutando il sodalizio foggiano a centrare una salvezza non scontata visto il rendimento in campionato. Insomma, è stata presa una società in balia delle onde e – prosegue Faccilongo – portata in porto grazie all’operato mio e della società che ha creduto nel raggiungimento di questo obiettivo. A stagione ormai terminata, colgo l’occasione inoltre per ringraziare anche mister Gino Zinfollino sponda Canosa e mister Danilo Rufini sponda San Severo con i quali ho collaborato fianco a fianco augurando loro i migliori auspici per il proseguo delle carriere da allenatori».