Una favola che non intende conoscere ancora conclusione, una favola che ha dell’incredibile, sempre più difficile da descrivere, con numerose emozioni a farla da padrone e una storia ormai speciale che qualcuno, fra qualche anno, potrà orgogliosamente raccontare a figli e nipoti. Il Canosa A5 nonostante la sconfitta per 4-3 maturata nel ritorno degli ottavi di finale dei play-off per la Serie in casa dell’Itria, in virtù della vittoria per 6-4 dell’andata, si regala un per certi versi, clamoroso accesso ai quarti di finale per la massima serie Nazionale di calcio a 5. Al primo anno in Serie A2, dopo la promozione ottenuta lo scorso anno, nonostante il salto di categoria conquistato in A2 Elitè poche settimane fa, gli ofantini dimostrano ancora di avere ancora fame rendendosi protagonisti di una gara intelligente e con tanto sacrificio soprattutto in fase difensiva a farla da padrone. Nonostante la pesante assenza di Battistoni e l’espulsione a gara in corso di Senna, altro elemento cardine del quintetto di mister Lodispoto, i rossoblù serrano le fila e colpiscono l’Itria ad ogni errore. A spiccare su tutte le prestazioni di Lupinella, ormai una consuetudine, e quella di Iodice che subentrato a gara in corso si erge ad eroe risultando decisivo ai fini del risultato. In rete per il sodalizio del presidente Lamonaca Ique, D’Elisa e appunto Iodice per l’8-9 complessivo fra andare e ritorno.
Se la prima frazione si conclude sul risultato di 0-0, la musica della ripresa è tutt’altra e a dirigere l’orchestra ci pensa subito Ique che a sorpresa, su contropiede ben orchestrato, nonostante l’inferiorità numerica dei suoi, si porta la sfera sul sinistro e castiga Micoli per lo 0-1. Il canovaccio tecnico-tattico della gara vede sì l’Itria attaccare in maniera decisa, ma anche il Canosa A5 rispondere difendendo basso e con grande organizzazione. I rossoblù sfruttano tutte le frecce nel proprio arco e fra queste, sicuramente, anche quella del gioco di rimessa che porta D’Elisa a siglare la rete dello 0-2 con un comodo tap-in su azione ben sviluppata da Iodice. Gli ospiti sentono l’impresa vicina ma d’altro canto l’Itria non molla e con Rodriguez si rimette in carreggiata realizzando l’1-2. I cistranesi non possono non rischiare, occorre vincere con due reti di scarto per portare la gara ai supplementari ed infatti mister Bruno si gioca la carta del quinto di movimento non sfruttato a dovere almeno inizialmente perchè Iodice, una volta recuperata la sfera, deposita a porta sguarnita la rete dell’1-3. La parola mollare non fa parte del vocabolario della compagine di casa e Rodriguez con la rete del 2-3 conferma questa tesi alimentando le speranze dei suoi. Il Canosa A5 rischia di gettare al vento il vantaggio accumulato vuoi per la stanchezza dovuta alle poche rotazioni, vuoi per alcuni disimpegni errati di troppo tant’è che l’autogol di Castrogiovanni rimette definitivamente in carreggiata gli uomini di Bruno a quattro minuti dal termine dell’incontro. Castrogiovanni, ben appostato sul secondo palo, avrebbe la possibilità di chiuderla ma fallisce una ghiotta occasione mentre dall’altra parte del campo l’Itria non demorde e si porta in vantaggio sul 4-3 con il sigillo di Rosato che sfrutta una corta respinta di Lupinella ad un minuto dal termine della contesa. Ai padroni di casa servirebbe una rete per portare la gara ai supplementari, gli ospiti invece temerari come non mai, decidono di giocarsi anch’essi la carta del quinto di movimento al fine di mettere in ghiaccio il match grazie al possesso palla: succede di tutto nel finale ma al triplice fischio è festa Canosa A5 che continua a scrivere la storia staccando il pass per i quarti di finale dei play-off per la Serie A. Un risultato encomiabile, assurdo, che nessuno si sarebbe mai immaginato e che adesso è invece realtà: basterebbe pensare da dove si è partiti circa dieci anni fa e riflettere invece su dove si è arrivati. Passato e aneddoti a parte, sabato 6 aprile nell’andata dei quarti ad aspettare il Canosa A5 sarà il Mantova: preparate le valigie, si va a Mantova!