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Primo giorno di scuola, due banchi vuoti ed il ricordo di Antonio e Domenico

Al termine della piccola cerimonia, dieci palloncini bianchi sono stati liberati verso il cielo

C’erano due banchi vuoti oggi, alla ripresa dell’anno scolastico, nella classe quarta B del liceo scientifico “Fermi” di Canosa. Sono i posti che avrebbero dovuto occupare Antonio Lovino e Domenico Di Nunno, i due ragazzi di 17 anni morti in un incidente stradale avvenuto lo scorso 27 luglio a Canosa. I compagni di classe e i loro insegnanti li hanno voluti ricordare, raccogliendosi in preghiera e silenzio al termine della prima giornata di lezione.

«Diamo un significato a questa tragedia senza mai dimenticare i sorrisi di Dodo e Antonio», ha detto don Vito Zinfollino che con don Felice Bacco ha voluto incontrare gli studenti e le studentesse e confortarli. In tanti tra loro erano commossi. «Era giusto e doveroso omaggiare la memoria di questo due ragazzi. È stato un momento semplice e mi ha colpito la compostezza dei loro compagni con cui ho avuto un contatto diretto e costante dal giorno dell’incidente. Ed ero con loro oggi alla prima ora per ricordare quanto promesso nel giorno dei funerali a Dodo e Antonio ovvero che avrebbero sempre risposto presente al nostro appello perché continueranno a essere con noi», dice Nunzia Lansisera, la professoressa di Italiano che ha visto «crescere e maturare» le due vittime.

«Nel dolore verità si fa più chiara e in questo dolore voi dovete comprendere la bellezza della vita e dell’amicizia. Riscoprite l’essenzialità dei rapporti, la loro autenticità perché la quotidianità porta a cercare chissà cosa e invece nel dolore ci si rende conto di quanto sia importante ciò che si ha», le parole di don Felice. Nel cortile del liceo, è stata intonata “Buon viaggio – Share the love” la canzone di Cesare Cremonini che nel giorno dei funerali dei due ragazzi, ha accompagnato l’uscita dei feretri dal palazzetto dello sport in cui si è svolta la cerimonia funebre. «Ho perso un figlio ma ho trovato l’amore di tanti ragazzi che di Antonio erano amici e che sento un po’ figli miei», ha detto Massimo Lovino, papà di Antonio stretto alla moglie Elvira e agli altri suoi due figli. Al termine della piccola cerimonia, dieci palloncini bianchi sono stati liberati verso il cielo.

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