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Museo dei Vescovi, “Racconti proiettati – Famose ed antiche fiabe da lanterna magica”

Mostra a cura di Sandro Sardella e Michela Cianti

Il 2024 al Mu.Ve. (Museo dei Vescovi) ha inizio con una nuova avventura espositiva. Si tratta di una mostra, ambientata nel suggestivo Salone della Musica di Palazzo Fracchiolla Minerva, a Canosa di Puglia, che ha come tematica il sogno e le fiabe antiche, ma non solo. Il titolo della mostra e dell’evento è “Racconti proiettati. Famose ed antiche fiabe da lanterna magica”.

In linea con le iniziative in tutta Italia, dedicate alla importanza delle fiabe, questa esposizione vede in mostra quelle più antiche, note e famose anche grazie alla filmografia animata Disney, nelle loro vesti originali e soprattutto legate a quella grande invenzione, che diede il via al pre cinema: la “lanterna magica”. Vetri fragilissimi e preziosissimi, dipinti rigorosamente a mano da artisti specializzati, datati alla prima metà del XIX secolo sino ai primi del Novecento ed esposti con una studiata retro illuminazione, permetteranno al visitatore di immergersi nel sogno fiabesco, generando certamente ricordi ed emozioni. La lanterna magica fu una grande invenzione del XVIII secolo; antenata dei moderni proiettori digitali, all’epoca con un sistema di coni ottici, illuminati prima da una candela tremolante e poi dalle lampadine, permise di tramutare magicamente le illustrazioni dei libri in fondali colorati, più ampi e dotati anche di magiche animazioni.

La serata di inaugurazione, domenica 28 gennaio alle 19.00 vedrà la presenza dei curatori della mostra, dei collaboratori, ma anche gli interventi del Dott. Aldo Patruno (Direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio Reg. Puglia, della psicologa Federica Ieva, di Gianni Pansini, del Curatore Sandro Sardella e della prof.sa Laura Marchetti, Antropologa e membro del Collegio degli esperti del Presidente Regione Puglia. Si parlerà di collezioni private, di fiabe, di interventi regionali a tutela di archivi e collezioni, del circuito delle fiabe e del ruolo che esse hanno nella formazione ancora oggi e nel valore terapeutico che esse hanno.

I vetri esposti, infatti, mossi anticamente all’interno di lanterne sempre più complesse a doppio o triplo cono di proiezione, riuscivano a creare vere e proprie magie. In questa questa mostra, dedicata principalmente ai bambini e a stimolare l’IO bambino negli adulti, il tutto parte dal modello di lanterna di Ernst Plank, resa semplificata proprio per l’uso domestico. Esposti anche pregevoli libri, tra cui una delle prime edizioni del 1827 delle favole di Fedro, da cui nasce la tradizione italiana della favola, associata alle fiabe di Charles Perrault raccolte nella celebre pubblicazione inglese Fairy Tales del 1906 e alla raccolta dei fratelli Grimm Kinder und Hausmärchen (Fiabe del focolare). Ovviamente, il cuore della mostra sono i vetri delle più celebri fiabe, che saranno anche ascoltabili attraverso i codici qr code. La caratteristica di questa mostra, come molte al Mu.Ve. sta nella multidisciplinarietà e collaborazione tra professionisti e privati. Innanzitutto ogni oggetto esposto proviene dalle collezioni private del Cultore ed esperto di storia della fotografia e pre cinema Gianni Pansini insieme a quella del Curatore museale Sandro Sardella. Straordinaria e già collaudata la collaborazione con il Liceo Artistico e Professionale Léontine e Giuseppe De Nittis di Barletta, con il sostegno e l’approvazione del Dirigente Prof. Antonio Francesco Diviccaro, il quale ha messo a disposizione la classe IV sezione B Servizi Commerciali, Grafica per la Comunicazione Visiva Pubblicitaria e WEB, diretti dagli insegnanti Mariateresa Di Monte e Alessio Deluca, che ha animato digitalmente dei vetri del 1906, narranti la fiaba di Peter Pan, dall’originale romanzo di J.M. Barrie, collaborando a creare una sorta di scatola magica per il visitatore. A questo, si aggiunge la presenza di un curioso e stimolante percorso educativo/didattico, attraverso l’uso di una parete immersiva ma analogica, che abbatte le ormai troppo presenti forme digitali di interazione e conduce verso l’IO bambino, stimolandone i sensi. La parete è il frutto di una collaborazione tra la curatrice Michela Cianti (addetta alle attività ludo didattiche del Museo) e la Dott.sa Federica Maria Ieva, psicologa e psicoterapeuta, referente provinciale dell’Associazione Professione&Solidarietà Puglia. Immancabile poi la vicinanza e collaborazione della Farmalabor del Dott. Sergio Fontana. “Una mostra innovativa, resa possibile solamente grazie alla collaborazione tra privati, che parla di sogno e di bellezza artistica, unita alla fiaba. Il Mu.Ve. punta sempre sulla multidisciplinarietà e ne fa strumento solido di valorizzazione di un immenso patrimonio e di figure professionali svariate” dice Mons. Felice Bacco, Direttore della struttura.

A completare l’esposizione anche alcune rarità: il primo esemplare di proiettore del cinema dei fratelli Lumière, prodotto da Pathé, una serie di documenti originali sul cinematografo e l’uso delle lanterne magiche, il primo manifesto del cinematografo Lumière e una rarissima xilografia, riproducente Cappuccetto Rosso, dell’acquerellista inglese G. F. Sargent.

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