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La Via Appia, che passa anche da Canosa di Puglia, riconosciuta Patrimonio dell’Unesco

Per la città ofantina è questa una splendida notizia: la Via Appia diventa il 60° bene per l'Italia ad essere riconosciuto Patrimonio dell’Unesco

La Via Appia Antica, che passa anche da Canosa di Puglia, è stata ufficialmente riconosciuta Patrimonio dell’Unesco: è questo quanto scaturito dalla 46^ sessione del Comitato del Patrimonio Unesco, riunitosi a New Delhi, a seguito del parere favorevole dello scorso 30 maggio espresso dall’ICOMOS, Consiglio Internazionale per i Monumenti e i Siti.

La Via Appia, che passa anche da Canosa, va a dare ancora più rilievo ed importanza alla città ofantina, senza considerare la possibilità di una maggiore crescita economica e sociale. Non a caso, a prendere parte alla firma del Protocollo d’Intesa nel gennaio 2023 presso la Terme di Diocleziano a Roma fu anche il Sindaco di Canosa, dott. Vito Malcangio assieme a tutti gli altri 73 primi cittadini dei Comuni coinvolti per un totale di 4 Regioni, Puglia, Lazio, Campania, Basilicata e 12 fra Province e Città Metropolitane. Il documento allora sottoscritto, su proposta del Ministero della Cultura, vide coinvolta tra l’altro anche la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra presieduta tra l’altro da un canosino, vale a dire Mons. Lello Iacobone.

Fra i sistemi viari più importanti che collegava Roma a Brindisi, quest’ultimo fra i più importanti porti dell’Italia antica, la via Appia è ritenuta una delle più grandi opere di ingegneria civile sotto più punti di vista, da quello culturale fino all’economico e militare. I lavori per la costruzione iniziarono nel 312 a.C. e si protrassero durante la seconda metà del III sec. a.C. raggiungendo prima Taranto e poi appunto Brindisi. Obiettivo finale garantire un rapido movimento delle truppe verso l’Italia meridionale anche se, con il passare del tempo, la stessa divenne fondamentale via di commercio. Per l’Italia diventa il 60° bene ad essere riconosciuto Patrimonio dell’Unesco nonchè il quinto in Puglia.

«È un punto di partenza e non di arrivo – afferma il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ai microfoni di Rainews24 -. Inizia una grande opera di valorizzazione con le amministrazioni locali affinché questo riconoscimento sia un’occasione di sviluppo socio-economico per le tante comunità che vivono su questi territori. La “consacrazione della nostra storia, tradizione e identità” da parte dell’Unesco è infatti anche “un impegno e una responsabilità: dobbiamo prenderci cura di questo valore – avverte il ministro – ed evitare che possa degenerare in forme di degrado, far sì che questa grande via diventi anche un percorso turistico per tanti visitatori che vengono in Italia».

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