Sono in totale sette gli uomini sottoposti nelle scorse ore alla misura di Sorveglianza Speciale emessa dal Tribunale di Bari, su richiesta del Questore della Bat, Alfredo Fabbrocini, per minacce e comportamenti violenti nei confronti di ex compagne, conviventi e genitori. Ai sette, tutti appartenenenti al territorio della Sesta Provincia, è stato applicato anche il braccialetto elettronico.

Le proposte, elaborate dall’Ufficio Polizia Anticrimine della Questura di Via dell’Indipendenza, sono scattate alla luce appunto delle condotte vessatorie, violente e particolarmente gravi perpetrate nel tempo dai destinatari delle misure.

In particolare, una misura è stata applicata ad un 28enne, originario di Barletta, autore di atti persecutori verso la sua ex compagna, con la quale aveva avuto una relazione a Roma. La donna, poi, aveva deciso di interrompere il rapporto. Analogo provvedimento è stato emesso nei confronti di un andriese di 68 anni, resosi responsabile di comportamenti violenti per oltre due anni a danno dell’ex moglie.

Specifici provvedimenti di sorveglianza sono stati adottati inoltre a carico di 4 uomini di circa 40 anni, di Andria e Canosa, autori di maltrattamenti in famiglia alla presenza di figli minori, sottoposti a vessazioni psichiche e fisiche. La Sorveglianza Speciale è stata infine irrogata nei confronti di un cittadino di Spinazzola di 47 anni, responsabile di violenze nei confronti della convivente, vittima delle continue richieste di denaro, utilizzato dall’uomo per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Le misure irrogate variano da un anno ad un anno e sei mesi a seconda della gravità delle condotte poste in essere e prevedono l’applicazione del braccialetto elettronico. I destinatari delle Sorveglianze Speciali dovranno, inoltre, osservare una serie di prescrizioni tra cui l’obbligo di non rincasare oltre le 21.00 e di non uscire al mattino prima delle 6.30, di non partecipare a pubbliche riunioni, di non tenere armi e di non associarsi a persone che hanno subito condanne o sono sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza, nonchè di mantenersi ad una distanza non inferiore a 500 metri dalla vittima.

Proprio per monitorare il rispetto di quest’ultima prescrizione, è stato applicato il braccialetto elettronico: il dispositivo, che non può essere rimosso se non dalla pubblica autorità, funziona con un allarme che scatta se il detentore si avvicina alla vittima, superando il perimetro stabilito dal giudice, inviando immediatamente anche alla vittima un “alert”, che le comunica la presenza dello “stalker” nei paraggi. L’inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale è punita con l’arresto.