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La crisi idrica nella BAT al centro di un incontro in IV Commissione: «Depuratori tra i migliori»

Il riutilizzo delle acque reflue e diversi altri interventi al centro dell'incontro in Regione

Sono state affrontate in IV Commissione, presieduta da Francesco Paolicelli, alcune criticità evidenziate nella gestione del Consorzio di Bonifica “Montano del Gargano” e, su richiesta di Filippo Caracciolo, sul tema della grave crisi idrica determinatasi la scorsa estate, con riferimento specifico alla situazione della provincia Bat.

Sono quindi intervenuti i rappresentanti dei Comuni di Andria, Barletta, Trani, Bisceglie, San Ferdinando, Trinitapoli Spinazzola, Minervino, Canosa di Puglia e Margherita di Savoia per rappresentare le difficoltà affrontate e – in modo trasversale – riconoscere l’efficacia delle attività poste in essere sinergicamente da assessorato all’agricoltura, Arif, Aqp e Comuni per far fronte all’emergenza. Tuttavia il problema non è più qualificabile come “emergenza” ma deve essere affrontato in prospettiva. Per questo Caracciolo ha chiesto alla sezione risorse idriche, rappresentato da Andrea Zotti, all’Aqp, rappresentato da Antonio De Leo, e ad Arif, rappresento da Francesco Ferraro, commissario del consorzio unico di bonifica Centro Sud Puglia, quale sia lo stato di attuazione degli impianti di depurazione della provincia Bat, se sia previsto – e in che tempi – il potenziamento e l’adeguamento degli impianti di depurazione, quali e a che punto dell’iter sono i progetti e i finanziamenti relativi agli impianti di acque reflue.

De Leo e Zotti hanno entrambi definito la dotazione impiantistica di depuratori della Bat tra le migliori: ci sono infatti 11 depuratori. Sebbene, è emerso dalla relazione della sindaca di Minervino Murge, Maria Laura Mancini, “solo sette sono funzionali al riuso ma l’unico in grado di realizzarlo è quello di Trinitapoli: quindi dei potenziali 18 milioni di metri cubi è disponibile per uso irriguo solo il 4 per cento”. Secondo quanto riportato da Zotti, con l’eccezione di San Ferdinando di Puglia, i depuratori sono tutti adeguati al carico generato sia ai limiti previsti nel Pta. Per alcuni depuratori è in corso l’upgrading de l’adeguamento al dm 185 per il riutilizzo delle acque reflue ad uso irriguo. Ma tali interventi, pur partiti nel 2017 con le dichiarazioni di interesse dei Comuni, non sono stati ancora conclusi. Tuttavia Zotti ritiene di riuscire a portare tutti in esercizio per la prossima stagione irrigua.

Il dirigente, provando a sintetizzare il quadro esistente, ha segnalato il grave deficit idrico di alcune fonti essenziali di approvvigionamento, come gli invasi di Conza, in Campania, e Locone, entrambi dello schema Ofanto. Per questo – ha ricordato – la Giunta ha approvato a luglio il Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2024/2025. Concludendo l’argomento, l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha proposto di procedere in modo sistematico, con riunioni per Provincia con Aqp, Autorità idrica pugliese, consorzi di bonifica, sezione Risorse idriche, per entrare nel merito delle pratiche esistenti, lo stato dell’iter, eventuali ritardi autorizzativi, verifica dei finanziamenti avviati o da avviare, individuazione delle priorità. Anche con l’obiettivo di responsabilizzare anche le comunità locali, facendo sistema per ottenere impianti efficienti e utili ali territorio.

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